Mandato zero, Rizzetto (Fdi): “Di Maio inadeguato e attaccato a poltrone. Anche Grillo lo stronca”
La decisione del capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, di eliminare la regola del doppio mandato per i consiglieri comunali – con l’introduzione del ‘mandato zero’ – è considerata da molti un errore che porta a una rivoluzione e forse anche a un tradimento dei principi del M5s. Il deputato di Fratelli d’Italia ed ex esponente pentastellato, Walter Rizzetto, spiega in un’intervista a Fanpage.it quale sia la sua opinione sul mandato zero introdotto da Di Maio. Una scelta definita “tecnicamente giusta”, ma che corrisponde a una “inversione a u notevole, drammatica”. Tanto da essere certificata come tale anche dal fondatore del M5s, Beppe Grillo, che “ha stroncato questa iniziativa con la sua consueta ironia, scomunicando Di Maio”. La decisione, secondo Rizzetto, è stata presa dopo aver “ascoltato il parere di Casaleggio” e si tratta sostanzialmente di una “mossa elettorale”. Che dimostra, inoltre, come “Di Maio sia inadeguato” e come “stia facendo di tutto per l’attaccamento alle poltrone”.
Come giudica l'introduzione del mandato zero? Ha fatto bene Di Maio?
Tecnicamente è una scelta giusta, non posso dire che non lo sia. Anche perché riguarda gli enti territoriali e non i parlamentari. Dopodiché per quanto riguarda il resto è un sicuramente un tornare indietro, una inversione a U notevole, drammatica, su quanto aveva sempre affermato il Movimento. Soprattutto le persone che facevano parte dei consigli comunali, anche loro si erano infervorati quando un politico faceva più mandati. Poi il colpo di grazia a Di Maio è arrivato da Beppe Grillo che ha stroncato questa iniziativa con la consueta ironia, andando a scomunicare Di Maio.
La decisione è stata presa solo da Di Maio?
Ritengo che Di Maio prima di qualsiasi decisione ascolti il parere di Casaleggio. Ora si demarca ulteriormente la divergenza con colui che fu l’inventore del M5s (Beppe Grillo, ndr): con questa ennesima spallata di originario c’è ben poco nel Movimento. La scelta è stata concordata drammaticamente perché lo stesso Di Maio ha capito che il M5s, non a Roma, ma sui territori, vale poco e nulla, sono in caduta libera rispetto ai consensi, hanno persone poche conosciute e lo pagano.
È stata una mossa elettorale?
Sì, sicuramente elettorale. D’altra parte nelle ultime tornate elettorali non è che abbiano fatto una gran figura. Faccio un esempio: io vengo dal Friuli, alla scorsa tornata amministrativa il M5s rispetto a decine di comuni ha presentato soltanto una lista. Non è solo il calo dei consensi, ma anche la mancanza di una classe dirigente.
Si perde lo spirito originario del M5s?
Penso sia uno sbaglio sottovalutare sotto questo punto di vista il M5s, gli elettori sono abituati a subire qualsiasi cosa, giuste e sbagliate. È come se passo passo il M5s si trasformasse in un tanto odiato partito e facesse ingurgitare tutto al suo elettorato. Anche in questo caso Di Maio si dimostra inadeguato, perché lo fa in un momento di tensione, in cui le cose dovrebbero essere più tranquille e lo fa in un momento un po’ delicato per la loro storia. C’è una crisi di consensi, di classe dirigente. Se poi anche il fondatore, padre nobile e garante Beppe Grillo va a sbertucciare in pubblico il capo politico, mi sembra ci sia qualcosa…
Si tratta del primo passo verso l’abolizione del doppio mandato per tutte le cariche?
Secondo me no, sta diventando un partito vero e proprio sì, ma la deroga al secondo mandato per parlamentari penso che non ci sarà. Se questa cosa potrebbe anche essere dirigibile da parte del loro elettorato, secondo me lo stesso elettorato non andrebbe a digerire l’abolizione del doppio mandato per i parlamenti.
Per gli attuali ministri, quindi, questo sarà l’ultimo mandato?
Secondo me sì, ma ormai in politica tutto è possibile, magari arriva la deroga al secondo mandato proprio ora. Ormai Di Maio sta facendo il tutto per tutto per l’attaccamento alle poltrone. Si vede anche cosa fa per non andare al voto. Non hanno la forza per andare al voto facendo cadere il governo. Ormai la Lega, seppur con meno eletti, è la vera spina dorsale del governo. D’altronde anche i sondaggi ora mostrano che la Lega e Fdi sarebbero la coalizione vincente, con oltre il 90% dei collegi conquistabili.
Crede si possa formare questa coalizione Lega-FdI?
Io mi auguro che si possa realizzare, al netto di qualche passaggio non condiviso di questo esecutivo ci sono battaglie comuni con gli amici della Lega che abbiamo condiviso, potrebbe esserci finalmente un vero governo di centrodestra.
Crede che si andrà al voto a breve?
La vedo difficile, se non tra qualche mese. A meno di clamorose smentite la finestra elettorale di settembre-ottobre sembra si sia chiusa, credo che ormai il governo si stia già concentrando sulla prossima legge di Bilancio.