Manca solo un anno alle elezioni europee: come saranno le alleanze tra i partiti?
Tra un anno esatto, il prossimo 6 giugno 2024, inizieranno le operazioni di voto per le elezioni europee. E già si respira aria da campagna elettorale. Almeno in Italia, dove i partiti di centrodestra che sono al governo non fanno parte dello stesso gruppo politico a Bruxelles. L'obiettivo, per cui spinge almeno una parte della maggioranza, è quello di arrivare a stare insieme anche in Europa: "Occorre andare oltre all'alleanza tra Popolari e Socialisti e cercare invece di aprire ai Conservatori oltre che ai Liberali", ha detto il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli, precisando che il progetto di Silvio Berlusconi è proprio quello di portare a Bruxelles il modello di centrodestra italiano.
La possibile alleanza tra Popolari e Conservatori
Al momento le cose non stanno così. Tutt'altro: i tre partiti di centrodestra fanno riferimento a tre diversi gruppi politici a livello europeo. Forza Italia al Partito popolare europeo (Ppe), Fratelli d'Italia ai Conservatori e Riformisti europei (ECR), di cui Giorgia Meloni è anche alla guida, e la Lega al gruppo Identità e Democrazia (ID).
Per ora le trattative per portare FdI nei Popolari sono ancora in fase embrionale, ma c'è ancora un intero anno di tempo per costruire il nuovo progetto. Non sono ancora chiare le intenzioni della Lega, che ha costruito ID insieme al Rassemblement National di Marine Le Pen, rimanendo però una formazione piuttosto isolata a livello europeo. "L'obiettivo della Lega non cambia: vuole essere determinante a Bruxelles per cambiare le politiche ideologiche contro lavoro, sviluppo, auto, casa, famiglia e made in Italy", ha fatto sapere il partito di Matteo Salvini al termine del consiglio federale, confermando "il giudizio negativo sull'asse tra Ppe e socialisti" e affermando che "l"auspicio è costruire un centrodestra alternativo alla sinistra, così come avvenuto in Italia e nelle recenti elezioni amministrative in Spagna".
Cosa faranno gli schieramenti politici nel centrosinistra
Le elezioni locali tanto in Spagna quanto in Italia, così come le ultime tornate elettorali in Grecia, in Finlandia e in Svezia, parlano chiaro: in Europa il vento soffia a destra. Gli schieramenti di sinistra, quindi, si troveranno a fare i conti con partiti che a livello nazionale si sono nettamente rafforzati. "L'alternativa è riformista. Per evitare che l'Europa cada nelle mani dell'estrema destra, l'unica possibilità è l'affermazione dello schieramento politico di Renew Europe", ha detto Matteo Renzi presentando l'evento per l'assemblea di Italia Viva.
Anche nel Partito democratico gli occhi sono puntati alle europee. "Non possiamo avvitare il Pd in una discussione sulle alleanze prima di aver rilanciato la nostra azione. Ma costruirle è necessario, perché se non sei competitivo anche i tuoi elettori restano a casa, come alle ultime amministrative. Ed è necessario anche in chiave europea, per sventare il tentativo di un pezzo dei Popolari di stringere un accordo con Meloni e l'estrema destra. L'Italia è uno snodo di questa possibile svolta reazionaria, contraria agli interessi nazionali, le Europee sono decisive", ha commentato il responsabile Esteri dem, Peppe Provenzano.