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Majorino (Pd): “La destra ha drogato dibattito sui migranti. Accordo con Albania? Una schifezza”

Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie del Pd, ha commentato a Fanpage.it lo stop della Corte costituzionale di Tirana al protocollo Italia-Albania. La costruzione di due centri migranti in territorio albanese è “una schifezza”, e l’Ue non l’ha contestato perché “la destra ha egemonizzato culturalmente” il dibattito sui migranti, per Majorino.
A cura di Luca Pons
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Il protocollo tra Italia e Albania per costruire due centri migranti è ancora in fase embrionale, ma ha già avuto uno stop: la Corte costituzionale albanese ha sospeso il processo di ratifica, perché i partiti dell'opposizione a Tirana hanno presentato un ricorso sostenendo che sia incostituzionale. Serviranno quindi fino a tre mesi di tempo per la sentenza, che eventualmente permetterà di continuare. È un "fallimento clamoroso" per Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie nella segreteria del Pd, intervistato da Fanpage.it.

In Italia invece il Consiglio dei ministri ha approvato un ddl di ratifica che, in Parlamento, deve ancora iniziare il suo iter. Nelle ultime settimane però alcuni aspetti sono stati ridimensionati: rispetto agli annunci iniziali di Giorgia Meloni, sembra che il numero di persone accolte inizialmente sarà più basso (circa 700 invece di 3mila), il tempo di detenzione sarà più lungo, e vi potranno essere portati solo i migranti soccorsi in acque internazionali. Majorino ha detto che l'accordo è una "schifezza", uno "spottone sulla pelle di qualche centinaio di disperati". E il motivo per cui in Europa non si sono alzate più voci critiche è che "la destra ha egemonizzato culturalmente il campo, drogando il dibattito pubblico" sui migranti.

Chiariamo un aspetto: la Corte costituzionale di Tirana non ha bocciato il protocollo con l’Italia, ha solo sospeso le procedure di ratifica perché i partiti di centrodestra hanno fatto due ricorsi e bisogna esaminarli. È comunque una "pessima figura" per il governo Meloni, come ha dichiarato?

Beh diciamoci la verità: siamo di fronte a un fallimento clamoroso. Quella che sembrava essere una grande strategia per contenere gli arrivi si rivela una bufala che contesta perfino la destra albanese. L'ho definito dall'inizio un pericoloso pasticcio e ne sono sempre più convinto.

Pensa che in Italia, dove le procedure sono diverse, la Corte costituzionale si troverà a giudicare il protocollo dopo la sua entrata in vigore?

Non lo so, non esprimo valutazioni del genere. Mi limito a mettere in fila alcuni aspetti.

Ovvero?

Il primo è che siamo di fronte a pseudo deportazioni che avverrebbero senza alcuna garanzia sul pieno rispetto dei diritti umani. Il secondo è che le deportazioni dall'Italia all'Albania vedrebbero poi un curioso secondo tempo. La stragrande maggioranza dei migranti non verrebbe comunque rimpatriata (non essendoci praticamente mai gli accordi bilaterali con i Paesi d'origine: è il motivo per cui le espulsioni sono sempre poche) e che fine farebbe? Verrebbe rispedita in Italia.

Il terzo aspetto?

Tutto questo accadrebbe per qualche centinaio di migranti in tutto e con svariati milioni di euro in gioco. Insomma: ce n'è abbastanza per fermarsi, a prescindere dai ricorsi.

Ora i tempi per la ratifica in Albania si allungano, in Italia l'iter del disegno di legge non è ancora partito. L'idea era di completare la costruzione dei centri entro la primavera del 2024, quel percorso è compromesso? Il ministro Tajani ha detto di non essere preoccupato.

Io sono sollevato. L'accordo con l'Albania è una tale schifezza che mi auguro salti del tutto. In realtà sulla pelle di qualche centinaio di disperati si fa uno spottone all'idea del "non arriveranno in Italia". Cosa peraltro, come ho spiegato, in definitiva non vera. Mentre ciò accade il governo Meloni registra un record clamoroso di arrivi di migranti irregolari.

Da quando il protocollo è stato annunciato, più di un aspetto è stato ridimensionato. Si farà, alla fine?

Speriamo salti e si parli delle poche cose di cui dovremmo tutti parlare: i canali d'accesso legali, l'obbligo alla redistribuzione in Europa e un grande piano per l'integrazione. Temi che magari non portano voti ma che dovrebbero essere alla base di una gestione seria e ordinata dell'immigrazione

Va detto che dalla Commissione europea e dagli altri Stati Ue non è arrivata una bocciatura del progetto. Perché a livello diplomatico non c'è stata una reazione negativa?

Perché la destra ha egemonizzato culturalmente il campo, drogando il dibattito pubblico. Cosi molti hanno paura a dire che siamo di fronte a scelte allucinanti. Che certamente non sono le prime. Dai campi libici alle politiche del Regno Unito, abbiamo visto tanti tentativi di chiedere ad altri di risolvere la questione attraverso l'azione squisitamente repressiva.

Qual è l'alternativa?

Io non sono per un generico porte aperte. L'immigrazione va governata. E questo implica inevitabilmente porre dei limiti. Ma i migranti sono persone. Non polvere da nascondere sotto un tappeto o manovalanza da sfruttare in nero.

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