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Magi contro stop alla cannabis light, porta in Aula bustina con il volto di Meloni: “Eccellenza italica”

Oggi durante il question time alla Camera il leader di +Europa, Riccardo Magi, ha consegnato al ministro del Made in Italy Adolfo Urso una bustina di cannabis light con sopra il volto della premier. Il deputato ha chiesto al governo di spiegare le ragioni dietro lo stop alla vendita e commercializzazione previsto dall’emendamento al ddl sicurezza, ora al vaglio delle Commissioni.
A cura di Giulia Casula
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"Questa, che è una influorescenza, ha un ottimo profumo. Ma non ha alcun effetto drogante. L'abbiamo confezionata in una bustina in cui c'è scritto una canapa, eccellenza italica. C'è lo sfondo nero, l'effige della presidente del Consiglio e il bollino made in Italy". Così il leader di +Europa Riccardo Magi si è rivolto ai banchi del governo durante il question time in corso alla Camera.

Nella sua interrogazione Magi ha chiesto al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso di spiegare le ragioni dietro l'emendamento al ddl sicurezza, al momento all'esame delle commissioni, che vieterebbe la commercializzazione della cannabis light. "Si tratta di una filiera interamente italiana. Come intende tutelare quel comparto e quei 13mila lavoratori?", ha domandato il deputato.

L'emendamento in questione infatti, proibisce la coltivazione e la vendita delle infiorescenze, anche quelle di cannabis a basso contenuto di thc, equiparando in sostanza la cannabis light a quella non light. Per Urso il governo avrebbe "recepito il principio di diritto delineato dalle sezioni unite della Corte di cassazione per dirimere il contrasto giurisprudenziale sul tema. Secondo tale principio la commercializzazione al pubblico della cannabis sativa, e in particolare di foglie infiorescenze, olio, resina ottenuti dalla coltivazione della predette varietà di canapa" risulterebbe "reato anche a fronte di un contenuto di Thc inferiore ai valori indicati dalla legge", ha aggiunto il ministro.

Ma per Magi si tratta di una "decisione folle, anti-scientifica, anti-economica. Folle perché finalizzata a colpire l'ennesimo nemico immaginario. Anti-scientifica perché la cannabis light non ha alcun effetto drogante. Anti-economica perché a pagarne le spese sarebbero 13.000 lavoratori e 1.500 imprese, l'86% delle quali guidato da under 35″, ha spiegato il parlamentare, che ha deciso così di consegnare a Urso e agli altri ministri presenti in Aula una bustina di cannabis light con sopra il volto della presidente del Consiglio.

Secondo il leader di +Europa, se approvato l'emendamento avrebbe come conseguenza quella "di mandare per strada imprenditori e lavoratori perbene, garantendo così alla criminalità organizzata il monopolio anche di questa fetta di mercato", ha scritto su X. "La Corte di Giustizia Europea ha già affermato che la cannabis light non può essere considerata uno stupefacente. Per questo continueremo a mobilitarci, in Italia e in Europa, per fermare la deriva proibizionista della destra".

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