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Maggioranza si divide sul terzo mandato, ma Meloni minimizza: “Non era nel programma, nessun problema”

Giorgia Meloni non è preoccupata per il voto sul terzo mandato, sull’emendamento presentato dalla Lega su cui la maggioranza oggi si è spaccata: “Il terzo mandato non era nel programma, non crea problemi al governo e alla maggioranza”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nessuna ripercussione sul governo, nessuno strascico, niente strappi. Per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non è un problema il fatto che la maggioranza si sia divisa sull'emendamento presentato dalla Lega al decreto Elezionisul terzo mandato dei governatori.

La commissione Affari costituzionali del Senato oggi infatti ha bocciato con 16 voti contrari, 4 favorevoli e un astenuto la proposta che avrebbe tolto il tetto di due mandati per i presidenti di Regione, dopo che la Lega aveva ritirato l'emendamento sul terzo mandato per i sindaci delle grandi città. Hanno votato contro Pd, M5s, Avs, FdI, Forza Italia, mentre si sono espressi a favore Lega e Italia viva.

"Il terzo mandato non era nel programma, non è una materia di iniziativa di governo. Ci sono state visioni diverse ma ne abbiamo discusso in massima serenità, non crea problemi al governo e alla maggioranza", ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella registrazione della puntata di ‘Cinque minuti' in onda stasera. "Leggo le ricostruzioni e mi diverto come una matta e scambio sms divertiti con quelli con cui mi starei insultando. La speranza che la maggioranza crolli è della nostra opposizione: una speranza legittima ma faremo del nostro meglio per non realizzarla", ha dichiarato.

"Sono favorevole al vincolo dei due mandati" per il premier, ha detto poi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella registrazione della puntata di Porta a porta. "È una proposta fatta e io sono abbastanza favorevole, penso che la cosa più sensata da fare è trovare una regola che vale per tutti", per sindaci e governatori, ha aggiunto, a proposito dell'ipotesi di introdurre un tetto di due mandati per il premier nella riforma costituzionale. "Su questi temi si parla sempre sulla base dell'interesse del momento, i comuni lo hanno già, è ragionevole che ci sia anche nella riforma, per questo eviterei di inserire il terzo mandato dei governatori per evitare di fare cose diverse tra loro".

Meloni sugli insulti di De Luca

Il governatore Pd della Campania Vincennzo De Luca, durante una manifestazione a Roma contro l'autonomia differenziata, aveva dato della "stronza" alla premier. Questa sera Meloni ha puntato il dito contro la segretaria dem Elly Schlein, che non ha condannato gli insulti di De Luca, e non ha preso le distanze da quelle parole: "Sono rimasta molto colpita dal silenzio di Schlein sugli insulti e sui metodi di Vincenzo De Luca. Non vengano a farci la morale tutti i giorni, perché quando è stato chiesto a Schlein cosa ne pensava, lei ha risposto ‘Ho già parlato di autonomia'. Farò così anch'io. Gente che fa lezioni di morale e poi non si assume le responsabilità non mi convince", ha detto ancora la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella registrazione della puntata di ‘Porta a porta' in onda stasera.

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