Mafia e politica: condannato l’ex deputato di Forza Italia Giovanni Mercadante
I giudici del processo d'appello hanno condannato a 10 anni e 8 mesi di reclusione Giovanni Mercadante, ex deputato di Forza Italia da otto anno sotto inchiesta per mafia. Il processo era stato disposto dalla Cassazione, che ha annullato la sentenza di assoluzione nei confronti dell'ex parlamentare, nei confronti del quale è stata quindi confermata la sentenza di primo grado del 2009.
Giovanni Mercadante, medico radiologo di 66 anni e parente del boss mafioso di Prizzi – Tommaso Cannella – secondo l'accusa sarebbe stato uomo di riferimento per le cosche negli ambienti della politica. L'ex deputato venne più volte accusato dai pentiti di mafia ed alcune intercettazioni ambientali effettuate nel covo del capomafia Nino Rotolo, dimostrarono il suo collegamento ad affari illeciti. Secondo l'accusa l'ex parlamentare sarebbe stato "pienamente inserito nel sodalizio criminoso". Una conclusione riscontrata dai racconti di molti pentiti: da Nino Giuffrè ad Angelo Siino e Giovanni Brusca. Giuffrè ha rivelato di essersi rivolto al medico, su indicazione dello stesso Provenzano, per fare eseguire alcuni esami al latitante agrigentino Ignazio Ribisi. Siino ha riferito del dottore come di "uno dei più grossi favoreggiatori" del padrino di Corleone; Brusca lo ha definito "persona disponibile".
Secondo i giudici l'ex politico avrebbe anche fornito "il proprio ausilio e la disponibilità della struttura sanitaria della quale era socio (l'Angiotac n.d.r.) per prestazioni sanitarie in favore degli associati mafiosi, anche latitanti, e la redazione di documentazione sanitaria di favore, ricevendo, in cambio, l'appoggio elettorale di Cosa nostra in occasione delle regionali in cui era candidato".