video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

Macron svela il mistero della terza sedia a S.Pietro nell’incontro tra Trump e Zelensky ai funerali del Papa

Il presidente francese Macron ha svelato il mistero della terza sedia che era stata predisposta per il faccia a faccia tra Trump e Zelensky a S.Pietro: “Hanno tolto la sedia dell’interprete perché Volodymyr Zelensky preferiva parlare in inglese”.
A cura di Annalisa Cangemi
36 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il presidente francese Emmanuel Macron ha svelato il mistero della terza sedia a S.Pietro, che era stata predisposta per il colloquio poi diventato a due tra il presidente americano Trump e il leader ucraino Zelensky, in occasione dei funerali di Papa Francesco, lo scorso 26 aprile: la sedia in più era stata preparata per l'interprete.

L'Eliseo, facendo trapelare una certa irritazione, sostanzialmente ha smentito le notizie secondo cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe impedito a Emmanuel Macron di partecipare alla conversazione con Zelensky, che aveva come focus le trattative per raggiungere la pace in Ucraina, dopo l'invasione russa iniziata tre anni fa.

"Non è assolutamente vero. L'incontro bilaterale tra i presidenti Trump e Zelensky è stato annunciato il giorno prima, ed è positivo che si sia svolto in questo formato. Non si è mai ipotizzato che potesse essere diverso", si legge in un comunicato diffuso su X. Macron aveva coordinato in anticipo i suoi incontri con Trump e Zelensky, così come con il primo ministro britannico Keir Starmer: "Circola molta disinformazione in questo momento. È vergognoso perché sono in gioco vite umane e la nostra sicurezza collettiva", si legge ancora nel comunicato.

E sempre Macron, in un’intervista a Paris Match, ha spiegato che "Hanno tolto la sedia dell’interprete perché Volodymyr Zelensky preferiva parlare in inglese".

La foto scattata al Vaticano sabato 26 aprile, che ritrae Trump e Zelensky intenti a parlate all'interno della Basilica di S.Pietro, è un'immagine storica, e segna probabilmente un punto di svolta nei negoziati per la pace in Ucraina. Si tratta infatti del primo colloquio avvenuto tra il presidente Usa e il leader di Kiev dopo il disastroso incontro alla Casa Bianca, quando il tycoon aveva attaccato duramente Zelensky a favore di telecamere. Il presidente degli Stati Uniti ha infatti definito lo scambio molto "produttivo", esprimendo la volontà di arrivare quanto prima a un cessate il fuoco incondizionato, inasprendo, se necessario, le sanzioni contro Mosca.

"A Roma, non era previsto che incontrassi il presidente Trump. Abbiamo parlato qualche minuto nella basilica. Gli ho ripetuto: ‘Bisogna essere molto più duri con i russi'. Poi è arrivato Zelensky e con Keir Starmer abbiamo avuto una discussione tutti insieme. Abbiamo chiesto ai presidenti Trump e Zelensky di avviare una discussione con fiducia e di discutere dell'organizzazione delle prossime settimane. Ed è quello che hanno fatto".

Macron non ha però riferito il contenuto del faccia a faccia tra Trump e Zelensky, ma ha detto di essere ottimista su un cambiamento di rotta nei negoziati: "Credo che siamo riusciti grazie a quell’incontro in Vaticano a rimettere pressione sulla Russia. E credo di aver convinto gli americani della possibilità di un’escalation di minacce, e potenzialmente di sanzioni, per spingere i russi ad accettare un cessate il fuoco", ha detto Macron, aggiungendo che "Nei prossimi 8-10 giorni" verrà potenziata "la pressione sulla Russia"

E c'è un altro piccolo giallo che riguarda la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, assente durante il colloquio a quattro avvenuto sempre dentro S.Pietro prima del faccia a faccia tra Trump e Zelensky, una conversazione a cui hanno preso parte oltre all'inquilino della Casa Bianca e al presidente ucraino anche Macron e Starmer. La premier Meloni in quel momento era altrove, all'esterno della Basilica. In un video girato da Fanpage.it la si vede poco dopo parlare con il presidente del Senato Ignazio La Russa, con la mano davanti alla bocca. Mentre Meloni parla, a un certo punto La Russa scuote la testa visibilmente contrariato. Non è possibile capire cosa si siano detti, ma è possibile che la premier abbia riferito in quel momento al presidente del Senato quanto stava accadendo all'interno della Basilica. Secondo alcuni retroscena, Meloni si sarebbe anche irritata con lo staff di Chigi, che non avrebbe informato la premier dell'incontro a quattro, dal qual sarebbe stata esclusa.

Meloni oggi nell'intervista al Corriere della Sera è tornata sul punto, riferendosi all'incontro fra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky in Vaticano, ha spiegato: "Non sarei mai stata lì. Non c'entravamo noi altri leader, non so se qualcuno ha pensato di doverci essere, ma io no".

"Credo – ha aggiunto – sia stato un momento bellissimo, e a quanto mi e' stato detto dai protagonisti potrebbe anche aver rappresentato un punto di svolta. Forse l'ultimo regalo di Papa Francesco a noi tutti. Penso che meritasse un funerale imponente e senza alcun intoppo, come è stato, e penso che in quel faccia a faccia ci fosse, non so come dirlo…il suo spirito".

36 CONDIVISIONI
4695 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views