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Ma non sarà Marina Berlusconi l’arma finale del Cavaliere per le elezioni

Cercasi leader disperatamente: tra voci, indiscrezioni ed autocandidature il Popolo della Libertà vive la sua fase più difficile. Ma davvero Silvio pensa alla figlia Marina? Lui giura: solo fantapolitica. Forse.
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Marina-Silvio-Berlusconi

Dunque, ricapitoliamo: Santanché, Alfano, Galan, Crosetto, Samorì, Marra, Sgarbi, Craxi. È l'elenco (parzialissimo) dei candidati alle primarie del centrodestra: consultazione della quale del resto non si conosce praticamente nulla. Nemmeno se si terrà effettivamente, a ben pensarci. Tra una tentazione autoritaria e una gentile concessione, Silvio Berlusconi dà in effetti la sensazione di poter disporre ancora a proprio piacimento e del partito e dello strumento "pre – elettorale". E se qualche crepa si era aperta dopo "lo strappo" di Alfano, la possibilità che il Viminale (di concerto con il Quirinale) opti per due date distinte e separate per regionali e politiche ha di fatto rimesso tutto in discussione. La situazione dunque è chiara: Berlusconi pensa davvero a staccare la spina a Monti, prima dell'approvazione della legge di stabilità e della revisione della legge elettorale. In una simile evenienza, politiche e regionali sarebbero con buona probabilità accorpate e ovviamente non ci sarebbe più spazio per le primarie interne al Popolo della Libertà.

A quel punto al Cavaliere toccherebbe decidere se rimettersi in gioco in prima persona o designare un erede. Questione spinosa, anche se, secondo qualche indiscrezione, dalla soluzione tutt'altro che lontana. Come scrive Lopapa su Repubblica:

una strada del genere "porterebbe alla casella M, come la figlia Marina. Se il titolare rinunciasse sarebbe lei il "dinosauro" promesso qualche giorno fa come arma finale. Pur sempre un Berlusconi in stile '94 sognato dal patriarca. "Ma se la convincessi a fare questo enorme sacrificio, sarebbe per qualcosa di totalmente nuovo e rivoluzionario, niente a che fare con il PDl", sostiene il Cavaliere coi pochi con cui ha sondato il progetto. Una sorta di piano B, già tracciato nelle coordinate di massima.

Ovviamente non è tardata ad arrivare la replica di Palazzo Grazioli che ha diffuso una nota di smentita:

Anche oggi la Repubblica fornisce la sua bugia quotidiana sul Popolo della Libertà e su intenzioni del tutto inesistenti del presidente Berlusconi, con un titolo a tutta pagina privo di ogni fondamento

Certo è che, anche senza la discesa in campo di un "Berlusconi", le incognite restano tante e difficilmente Silvio si rassegnerà a primarie che a quel punto servirebbero solo a legittimare e rinforzare la posizione di Angelino Alfano. Senza peraltro invertire la rotta nei sondaggi elettorali. Insomma, siamo sempre al punto di partenza: cercasi leader disperatamente.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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