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Ma che ci fa De Gennaro a capo di Finmeccanica?

Gianni De Gennaro a capo di Finmeccanica, uno dei gruppi industriali più potenti d’Europa. Lo ha nominato il Governo: ma su quali basi?
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Speriamo solo che non ci propinino la storiella della competenza. Perché tutto ed il contrario di tutto si può dire di Gianni De Gennaro, ma di certo non ci sembra il manager più competente e specializzato per un gruppo industriale leader nel settore dell’alta tecnologia. Laureato in giurisprudenza, una carriera nella Polizia tra squadre narcotici e antimafia, fino all'incarico di capo della Polizia ottenuto nel 2000, per poi passare al ministero dell'Interno come capo di gabinetto e qualche anno dopo essere promosso sottosegretario con delega alla sicurezza della Repubblica nel Governo Monti. In mezzo una non certo eccellente esperienza come Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania. Ecco, tacendo delle controverse vicende giudiziarie e delle valutazioni di merito sulla sua gestione alla guida della Polizia (non è questa la sede e, per inciso, l'evidenza del disastro G8, ad esempio, non richiede poi altre considerazioni), resta una domanda enorme: ma che competenze ha De Gennaro per essere nominato al vertice di uno dei più grandi poli industriali italiani?

Paradossalmente il suo predecessore Orsi, le cui vicende giudiziarie sono ancora più intricate, aveva alle spalle una lunga gavetta nel ruolo di manager e dirigente d'azienda. De Gennaro invece appare davvero "figlio" della politica, di questa politica delle foglie di fico, di questa politica che non rinuncia alle nomine unilaterali e "cencelliane" nemmeno nel suo momento peggiore. Cioè nel momento in cui la crisi economica, politica, istituzionale, sociale, richiederebbe che siano competenza, innovazione e discontinuità col passato a guidare le scelte del Governo. Ne parla molto schiettamente il Sindaco di Genova Marco Doria: "Quando il governo deve nominare un manager per un gruppo industriale deve privilegiare nella scelta i criteri di competenza industriale. Il vertice di Finmeccanica deve avere delle indicazioni di politica industriale: il settore civile del gruppo, non militare, va tutelato e valorizzato, non credo che un grande gruppo come Finmeccanica possa occuparsi prevalentemente o solo di militare, deve avere una forte e radicata presenza nel civile, nella produzione di macchinari per l'energia, sistemi di trasporto e sistemi elettronici intelligenti".

Invece, De Gennaro. Ma del resto, se ancora si scelgono i ministri in base al manuale Cencelli e a logiche partitiche – correntizie, in barba alle competenze e alle capacità, c'è da meravigliarsi?

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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