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M5s, Roberto Fico: “Contrario a votazione su Di Maio. Non parteciperò, no ai personalismi”

Roberto Fico, presidente della Camera ed esponente del Movimento 5 Stelle, annuncia di essere contrario al voto sulla piattaforma Rousseau per confermare la fiducia al capo politico Luigi Di Maio. Fico non parteciperà al voto dicendosi contrario ai personalismi e chiede di “costruire un percorso identitario forte”, valutando cosa dovrà diventare in futuro il Movimento.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il presidente della Camera dei deputati ed esponente di spicco del Movimento 5 Stelle Roberto Fico ricorre a un lungo post su Facebook per annunciare la sua contrarietà alla votazione sulla piattaforma Rousseau per confermare o meno il ruolo di Luigi Di Maio come capo politico pentastellato. Fico riporta quanto detto nell’assemblea congiunta dei parlamentari che si è tenuta a Montecitorio ieri: “Ho subito detto di non essere d'accordo con il lancio della votazione di oggi su Rousseau. E per questo non parteciperò al voto. Sono sempre stato contrario alla politica che si identifica in una sola persona. Se il focus resta sulla fiducia da accordare o meno a una figura, e non sui tanti cambiamenti che invece, insieme, occorre porre in essere, non ci potrà essere alcuna evoluzione. Significa non cambiare niente”.

Il presidente della Camera spiega di aver voluto partecipare all’assemblea dei gruppi M5s in quanto quello attuale è un “momento delicato”.

Ritengo che non si possa mettere in discussione una persona o dei temi solo perché c’è un umore elettorale diverso nel Paese. O si cambia e si migliora perché crediamo sia giusto farlo – sia che si raggiunga il 33% sia che si raggiunga il 17% – oppure tutto quello che faremo sarà inutile. Per questo occorre ragionare sulle tante proposte dei parlamentari che ho ascoltato ieri, svilupparle e metterle in pratica con i documenti elaborati dalle assemblee territoriali.

Fico sostiene di non aver mai detto che sia necessario “tornare ai fondamenti originari, ma che prima di tutto dobbiamo guardarci e comprendere in pieno chi siamo oggi”. Il deputato pentastellato afferma che quando ci si trova “all’interno delle istituzioni ci sono maggiori e diverse difficoltà, tutto è più complesso. Ma proprio per questo dobbiamo dirci con forza e chiarezza a quali valori e principi aderiamo. E quindi chi siamo”.

Su molti temi, secondo Fico, “è necessario individuare una strada ed è proprio per questo che abbiamo bisogno di costruire un percorso identitario forte”. Il presidente della Camera critica la linea comunicativa spesso adottata dal Movimento e conclude con una sorta di proposta: “Occorre domandarsi se diventare, anche nelle forme standard, un partito a tutti gli effetti, con le dinamiche e i limiti che abbiamo sempre ritenuto di dover superare; oppure restare ancorati a una bellissima idea di movimento. Ma questo presuppone capire insieme come continuare a sviluppare questa idea oggi, in un contesto generale per forza di cose più ampio e complesso.  Questo percorso da trovare insieme non è più rinviabile”.

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