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M5s, Lezzi smentisce le dimissioni: “Chat decontestualizzata, non me ne vado”

La senatrice del Movimento 5 Stelle, Barbara Lezzi, contattata da Fanpage.it smentisce quanto emerso da alcune chat, secondo cui sarebbe pronta a dimettersi. Per Lezzi si è trattato di una frase decontestualizzata e sull’ipotesi di dimissioni nell’immediato replica: “No, semplicemente stavamo parlando di altre cose e si faceva riferimento anche ad altre persone che sono andate via”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Nessuna intenzione di dimettersi, per il momento. Barbara Lezzi, senatrice del Movimento 5 Stelle ed ex ministra per il Sud, contattata da Fanpage.it smentisce in parte quanto emerso da alcune chat interne. “Non ho detto niente di particolare, mi dispiace che qualche collega abbia fatto uscire una questione molto interna. La mia opinione è sempre quella: io vorrei un Movimento 5 Stelle che fosse forte, capace di sedere ai tavoli con una forza che non sia del 4%. Basta, ho detto semplicemente questo”, replica Lezzi. La senatrice smentisce l’ipotesi di dimissioni: “No, semplicemente stavamo parlando di altre cose e si faceva riferimento anche ad altre persone che sono andate via, in altri gruppi. Semplicemente ho detto che è una cosa che io non farei mai e che se non sono a mio agio io me ne vado, io non ho mai cambiato idea: l’ho sempre detto di tutti e lo dico anche se riguardasse me stessa. Quando uno non è d’accordo secondo me deve andarsene a casa, una cosa che ho sempre detto”.

Lezzi: frase decontestualizzata, non mi dimetto

Chiedendole se in questo momento potrebbero esserci le condizioni affinché decida di andare via, Lezzi risponde negativamente: “No, forse non è chiaro, prendere una frase e decontestualizzarla… Noi dobbiamo fare un percorso, gli Stati generali. Se si parla di addii io dico la mia che è sempre quella, che vale per gli altri e vale per me: se io me ne dovessi andare me ne andrei fuori dal Parlamento”. Nessuna nostalgia del governo con la Lega, assicura ancora Lezzi: “Non ho nostalgia di Salvini, ma ho nostalgia del Movimento 5 Stelle che ha imposto a forze di destra, lontane anni luce da me, il reddito di cittadinanza, per esempio. Il merito del M5s è che si è imposto e può avere ancora ambizioni. Devi avere degli obiettivi, prima della governance, delle alleanze, parliamo di cosa. Quali sono i pilastri del M5s per il Recovery Fund? L’ambiente, ok, ma cosa? In che modo lo declini?”.

Per Lezzi il problema non è il Pd

La senatrice pentastellata nega che il problema derivi dal Pd: “Io non ho avversioni nei confronti di nessuno, voglio bene al Movimento 5 Stelle e come tante nuove risorse che vorrebbero le stesse cose”. Tanto che non mette in discussione il suo sostegno al governo: “No, chi l’ha detto? Ma non possiamo fare discussioni su discussioni. Dobbiamo parlare sempre dei temi, poi delle persone. Dobbiamo pensare alle cose da ottenere, così il gruppo è più solido e compatto”.

Nessun attacco al Pd, quindi: “Il problema non è il Pd, altrimenti dovrei dire che lo era anche la Lega, io che vengo dal Sud come posso avere affinità con Salvini? Noi abbiamo fatto un contratto di governo, e abbiamo fatto provvedimenti come il decreto dignità. Col Pd abbiamo fatto il taglio dei parlamentari, con loro e con la Lega, lo abbiamo imposto al Pd però. Adesso non possiamo fare un bilancio del governo con il Pd, l’azione è stata influenzata troppo dalla pandemia e anche su questo abbiamo ottenuto successi come la Cig per le aziende con due dipendenti. Ma ora, per ricostruire, è necessario il punto di vista forte del Movimento, noi dobbiamo dire la nostra in maniera forte. Il Pd non è un problema, fa la sua strada e noi la nostra, dobbiamo mantenere i punti cardine”.

Lezzi: M5s deve imporre i suoi temi

Per Lezzi il M5spuò e deve imporre” i suoi temi, “non deve rinunciare a essere ambizioso. Il risultato di due anni fa alle politiche è arrivato perché avevamo dei temi precisi. Non è assurdo, da talebana, provare affetto per questa forza politica”. La sua battaglia, quindi, continuerà a portarla avanti dall’interno del Movimento, assicura: “Certo, chiaro, naturalmente. Tanti ci tengono, amano il M5s e deve avere una spina dorsale solida per combattere. Lo potremo fare solo quando ci sarà una guida condivisa, facendo la sintesi delle istanze. Ci sono step da seguire tutti di pari passo, riabbracciando i territori”. Infine, sulla possibile uscita dalle chat aggiunge: “Li sento sempre gli attivisti, ma dovremo darci una regola. Porterò sempre la mia opinione, il M5s deve essere forte e imporre i temi”.

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