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M5s, l’autocritica di Buffagni: “Oggi non c’è motivo per votarci”

Il viceministro dello Sviluppo economico ed esponente del Movimento 5 Stelle, Stefano Buffagni, non nasconde i problemi emersi dalle ultime elezioni regionali, ammettendo che “al momento, forse, evidentemente” non ci sono motivi per votare i pentastellati. E dà ragione a Di Battista sulle critiche mosse al M5s.
A cura di Stefano Rizzuti
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Le perplessità espresse da Alessandro Di Battista sul Movimento 5 Stelle dopo le elezioni regionali sembrano essere condivise da Stefano Buffagni, esponente pentastellato e viceministro dello Sviluppo economico. Intercettato dai microfoni di Fanpage.it, Buffagni ammette che “al momento, forse, evidentemente” non ci sono motivi per votare il Movimento 5 Stelle. Alla domanda se non ci siano motivi per votare il M5s, Buffagni risponde: “Al momento forse, evidentemente, sì. Quindi qualcuno forse si dovrà interrogare se si sente così a posto con la coscienza”. Buffagni assicura che non si riferisce a Di Battista: “No ma che c’entra Alessandro, adesso poveraccio”. Tanto che l’esponente pentastellato condivide le sue critiche: “Secondo me non ha tutti i torti”.

Il dibattito principale da affrontare non è quello su un eventuale asse con il Pd, secondo il viceministro al Mise: “No, perché secondo me prima di preoccuparci di dare un contributo da una parte o da un’altra, con Tizio o con Caio, dobbiamo capire qual è il nostro contributo, quali sono i nostri punti fermi, i nostri ideali, perché a volte secondo me nei 5 Stelle qualcuno se li è dimenticati e secondo me questa è la priorità”. Scetticismo sull’alleanza con il Pd viene espresso anche per altri motivi: “Noi spesso quando andiamo con qualche altra forza politica ci assorbono. Forse questo è il primo quesito su cui ci dobbiamo interrogare, sugli interpreti che forse non sono stati all’altezza come quando in un’orchestra qualcuno sbaglia col violino”.

Non c’è una minimizzazione dei problemi interni, secondo Buffagni: “Io ascolto sempre quello che i cittadini ci dicono nelle urne”. E in questo caso il messaggio è che “dobbiamo cambiare”. In che modo? Non facendo “le stesse cose, no? Se tu rifai le stesse cose e pensi di ottenere risultati diversi…”. Sugli Stati generali e sull’ipotesi di un loro rinvio, Buffagni commenta ancora: “Credo che Crimi stia facendo le valutazioni sentendo gli equilibri interni”. Equilibri su cui il Movimento litiga? “No, io credo che non si litighi su quello. Il punto è che bisogna difendere o riscoprire un’identità nuova, alcune battaglie sono finite, quindi…”.

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