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M5S: “Il Governo salva le banche con i soldi dei risparmiatori italiani”

Oggi la manifestazione in piazza Montecitorio di risparmiatori e M5S contro il decreto “salva banche” del Governo.
A cura di Redazione
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L’appuntamento è per il pomeriggio di oggi, quando in piazza Montecitorio azionisti e obbligazionisti dei quattro istituti di credito interessati dal "Salva-banche" si sono dati appuntamento per protestare contro i provvedimenti del Governo Renzi. A sostenerli anche una delegazione dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, che saranno impegnati in Parlamento per l’avvio della discussione sulla legge di Stabilità in commissione Bilancio.

La tesi del Movimento 5 Stelle, rilanciata da un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo, è nota: “Il Pd con un decreto ha espropriato il risparmio di migliaia di piccoli investitori in tutta Italia e ha salvato quattro banche ormai fallite da tempo: Banca delle Marche, CariFerrara, Banca Etruria e CariChieti”. L’Adusbef stima in 100mila i risparmiatori che ci rimetteranno di tasca propria e il M5S si mobilita per tutelare il risparmio, “come dice la stessa Costituzione”. Così, i deputati grillini riassumono i “tre regali” fatti alle banche dall’esecutivo:

Primo regalo: le quattro banche nuove di zecca (bridge bank), che nascono ben ripulite da ogni passività sulle ceneri delle vecchie, saranno dei bocconcini prelibati per i colossi che sono intervenuti attraverso il Fondo di risoluzione allo scopo di “salvarle”.

Secondo regalo: le sofferenze (crediti non riscossi) generate nella banche originarie, prima di arrivare alla bad bank, passano dalle banche nuove che, ricevendole, si beccano tutto insieme lo sconto sulle tasse o il credito di imposta che corrisponde alla svalutazione di quei crediti (su 7 miliardi di riduzione del valore delle sofferenze parliamo di circa 2 miliardi). E poi ci raccontano che il ‘salva-banche’ è a costo zero per i cittadini.

Terzo regalo: chi gestirà la bad bank, probabilmente, non avrà grosse difficoltà a rivendere le sofferenze ben oltre gli 1,5 miliardi di euro a cui sono state acquistate. E’ mancata un’analisi accurata di quei crediti non riscossi, ma è plausibile che molte siano coperte da garanzie (anche su asset immobiliari).

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