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M5S, Grillo sospende consigliere che denunciò legami di un candidato con ndrangheta

Il Capogruppo grillino in Consiglio Comunale ad Imperia, Antonio Russo, aveva richiesto di non votare per Daniele Comandini, accusato di essere in rapporti di amicizia con Carmine Mafodda, esponente di una famiglia di Taggia legata alla criminalità organizzata.
A cura di B. C.
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Ha dieci giorni di tempo per presentare le proprie controdeduzioni alla richiesta di espulsione dal MoVimento 5 Stelle, il Capogruppo grillino in Consiglio Comunale ad Imperia, Antonio Russo. Il suo nome era salito alla ribalta in occasione delle elezioni regionali. Russo aveva chiesto agli elettori di non mettere preferenze nel voto ma di votare comunque M5S. Il candidato era infatti Daniele Comandini, amico di un presunto boss della ‘ndrangheta, Carmine Mafodda, nonostante quest’ultimo non abbia alcun coinvolgimento nelle attività criminali della famiglia. Questa mattina, l'esponente M5S ha convocato una conferenza stampa dopo la notizia della procedura di espulsione nei suoi confronti da parte dello staff di Beppe Grillo, con tanto di lettera indirizzata al proprio indirizzo mail. "La vera anima di questa iniziativa – commenta amaro Russo – è l'ex Candidata alla presidenza della Regione, e oggi Consigliere Regionale, Alice Salvatore, che ha promesso al territorio la mia testa in cambio dell'appoggio alle regionali".

La procedura di espulsione nei confronti di Russo è stata attivata dopo la segnalazione di un’attivista in cui si parla anche ad altri problemi sul territorio (tra cui la chiusura di un Meetup e la decisione di rifiutare alcune candidature per il Comune) e al fatto che il consigliere avrebbe votato alle elezioni Provinciali nonostante l’espresso veto di Grillo. Russo, nel frattempo, ha presentato denuncia alla Procura della Repubblica di Imperia. “Alcune persone mi hanno pesantemente ingiuriato via Facebook e queste cose non le accetto. E’ successo prima della campagna elettorale, ma sono stato in silenzio per non esasperare il clima. Quelle persone sono state denunciate non per fare soldi, ma perché esigo da uomo educazione e rispetto”, dice il consigliere. Russo comunque non si dimette:  "Ci sono però stati moltissimi messaggi da parte di attivisti, di lavoratori, della Tradeco, dell'Agnesi, della Ottagono, ma anche di esponenti del MoVimento 5 Stelle da tutta Italia, che mi hanno spronato a non mollare. Ci sono casi analoghi al mio, di procedure di espulsione, che sono ancora in fase di stallo, per cui io ho deciso che mi devono cacciare loro, io non mi dimetto, perché ritengo di non aver agito mai contro il MoVimento 5 Stelle".

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