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M5s: “Governo fa politica dei gommoni, investe per trasferire qui gli abitanti del terzo mondo”

Sul blog di Grillo un commento della parlamentare Spadoni, che attacca le politiche sull’immigrazione del Governo. Al centro della discussione, i fondi per la cooperazione internazionale.
A cura di Redazione
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Il tema è molto interessante e, in effetti, ben poco dibattuto dall'opinione pubblica. Il linguaggio utilizzato e il fine ultimo della denuncia, invece, seguono la solita scia della propaganda applicata alla questione del fenomeno migratorio in Italia. Ancora una volta, insomma, un intervento del MoVimento 5 Stelle sulla questione degli sbarchi sulle coste del nostro Paese risente del clima di perenne campagna elettorale in cui operano parlamentari e militanti grillini, che determina scivoloni linguistici e vere e proprie forzature logico – concettuali.

È il caso dell'ultima denuncia, rilanciata dal blog di Grillo, a firma della deputata del MoVimento Maria Edera Spadoni. La parlamentare attacca il Governo sulla questione dell'utilizzo dei fondi della cooperazione internazionale, dunque teoricamente per lo sviluppo "in loco" dei Paesi del terzo mondo. Come già fatto in passato, il Governo intende utilizzare parte di quei fondi (peraltro negli anni costantemente ridotti) per le spese relative all'accoglienza nel nostro Paese.

Una scelta criticata dal MoVimento, in un tripudio di considerazioni molto discutibili e di forzature eccessive (come il legame diretto fra riduzione dei fondi e flussi in ingresso, la questione Mafia Capitale messa dentro a casaccio eccetera…):

"Aiutiamoli a casa nostra": sembra essere questo, il nuovo indirizzo del governo per quanto riguarda i migranti. Qualcuno deve avergli detto che aiutare i Paesi del Terzo Mondo è una battaglia persa, quindi perché continuare con la cooperazione? Meglio abbandonarli al loro destino e investire quattrini per trasferire qui tutti gli abitanti.

Se pensate sia un'esagerazione, sappiate che è proprio quello che sta facendo il governo: non pago di avere destinato alla gestione immigrazione già 4 miliardi e mezzo nell'ultimo DEF, ora ha deciso di dirottare le risorse dedicate alla cooperazione verso la cosiddetta accoglienza. Nel documento del Governo di programmazione e di indirizzo sulla cooperazione 2015-2018, ora in Commissione Affari esteri della Camera dei Deputati, quella che chiamano "crescita delle risorse finanziarie destinate alla Cooperazione italiana" è in realtà un incremento con una grossa percentuale destinata al fenomeno migratorio. Gli scandali del passato, su tutti Mafia Capitale, hanno infatti già evidenziato dove finiscono questi fondi: alle cooperative vicine ai partiti, o a sistemi affaristici come il Cara di Mineo vicino a Ncd del ministro Alfano. Oppure ancora, come denuncia da tempo il M5S -e la magistratura conferma con le sue ordinanze- direttamente alla criminalità organizzata, che in Campania dell'accoglienza ne ha fatto un business.

Tutto ciò succede perché la "cooperazione" è in realtà un grande calderone dove entra, e soprattutto esce, denaro destinato a qualsiasi iniziativa in modo completamento opaco. E' più che mai necessario, come chiede il M5S, attivare un meccanismo di trasparenza che scorpori l'aiuto allo sviluppo dalle risorse destinate alla gestione del fenomeno migratorio in Italia. Altrimenti, questa politica continuerà a rappresentare solo un'incoraggiamento a salire sui gommoni.
Forse perché a qualcuno conviene.

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