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Elezioni politiche 2018

M5S è primo partito, il centrodestra cresce, ma con il Rosatellum nessuno vince le elezioni

Stando alle rilevazioni condotte nel mese di dicembre dall’Istituto Demopolis, alle prossime elezioni potrebbe non esserci alcun vincitore: “Tutti gli schieramenti politici sarebbero oggi lontani, con il Rosatellum, dai numeri necessari per dar vita ad un nuovo Governo dopo la chiusura delle urne”.
A cura di Charlotte Matteini
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Che cosa succederà alle prossime elezioni? A 3 mesi abbondanti dalla votazione ancora nessuno può dirlo con certezza, ma analizzando i dati diffusi dai sondaggi condotti soprattutto nel corso di questo mese di dicembre si può comunque rilevare un trend elettorale. Secondo quanto rilevato dal Barometro Politico realizzato dall'istituto demoscopico Demopolis, il Movimento 5 Stelle risulta ancora il primo partito d'Italia – con il 29% delle preferenze – in vantaggio di quattro punti percentuali rispetto al Partito Democratico, fermo a quota 25%. Cresce inesorabile l’area di centrodestra, trainata da Forza Italia al 15% e dalle Lega al 14%. Liberi e Uguali, la nuova lista di Sinistra guidata dal presidente del Senato Pietro Grasso, si attesta per il momento al 7%; Fratelli d’Italia ha raggiunto quota 5%, mentre sotto la soglia di sbarramento posta al 2% resterebbero le altre liste minori.

"Nell’ultimo anno, il PD è passato dal 32% del novembre 2016 al 25% di oggi, il dato più basso della Segreteria Renzi. Nello stesso periodo, il Movimento di Grillo, guidato oggi da Luigi Di Maio, ha consolidato il proprio consenso guadagnando circa 2 punti in un anno. Prosegue intanto da mesi, costante, la crescita complessiva dell’area di Centro Destra, che sembra non risentire delle distanze tra Berlusconi e Salvini. Secondo i dati Demopolis per il programma Otto e Mezzo, la coalizione, che si fermava al 27% alla vigilia del Referendum Costituzionale, raggiungerebbe oggi, con le forze minori, il 36%: 9 punti in più in 12 mesi", spiega Demopolis.

Nonostante l'evidente vantaggio del centrodestra come coalizione e del Movimento 5 Stellle come partito singolo, istituto Demopolis rileva comunque che, allo stato attuale, se si andasse a votare domani con la nuova legge elettorale, nessuno schieramento politico avrebbe la maggioranza per dar vita ad un nuovo Governo dopo la chiusura delle urne.

“Con la nuova legge elettorale torna rilevante nei collegi, per l’assegnazione dei seggi nella quota uninominale, anche il peso delle coalizioni. I partiti di Centro Destra otterrebbero nel complesso il 36%, superando il Movimento 5 Stelle che, come sempre, corre da solo. In difficoltà appare oggi, al 28%, la coalizione di Centro Sinistra, costituita dal Pd e dagli alleati minori; la Sinistra è al 7%. Tutti gli schieramenti politici sarebbero oggi lontani, con il Rosatellum, dai numeri necessari per dar vita ad un nuovo Governo dopo la chiusura delle urne. Ed è uno scenario del quale l’opinione pubblica appare consapevole: appena il 33% dei cittadini immagina che le prossime Elezioni di marzo avranno un vincitore”, ha spiegato il direttore di Demopolis, Pietro Vento.

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