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M5S: “Dimissioni Durigon doverose, non solo per le parole su Mussolini, anche per inchiesta Fanpage”

Dopo le dimissioni del sottosegretario all’Economia, Claudio Durigon, arriva il commento del Movimento 5 Stelle: “Le dimissioni di Claudio Durigon dall’incarico di sottosegretario del Ministero dell’Economia sono un atto doveroso – scrivono i grillini sul profilo Facebook del Movimento – ma non solo per il comizio a Latina, anche per l’inchiesta di Fanpage”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Dopo le dimissioni del sottosegretario all'Economia, Claudio Durigon, continuano ad arrivare reazioni dal mondo della politica. Dopo Salvini, Conte e il Pd, il Movimento 5 Stelle commenta la decisione del leghista – al centro dell'inchiesta di Fanpage.it Follow the Money – di lasciare l'incarico che ricopre nel governo Draghi dopo settimane di polemiche per le sue affermazioni dal palco di Latina. "Le dimissioni di Claudio Durigon dall'incarico di sottosegretario del Ministero dell’Economia sono un atto doveroso – scrivono i pentastellati sul loro profilo ufficiale su Facebook – Il MoVimento 5 stelle da tempo chiedeva all’esponente della Lega di fare un passo indietro".

I grillini si concentrano sulla lettera con la quale Durigon ha annunciato le dimissioni, dopo giorni in cui la pressione era diventata sempre più alta e i vertici del partito lo hanno poco a poco scaricato: "Nella lettera in cui annuncia le ragioni delle dimissioni Durigon si sofferma soltanto sull’effetto boomerang causato dalle parole pronunciate il 4 agosto durante un comizio con cui chiedeva che il parco di Latina, ora dedicato a Falcone e Borsellino, tornasse a essere intitolato ad Arnaldo Mussolini, fratello del Duce". Ma attenzione: "Non dobbiamo dimenticare che Durigon è stato protagonista anche di altri comportamenti poco rispettosi del suo ruolo istituzionale", sottolineano i pentastellati.

Secondo i 5 Stelle è "impossibile non ricordare come, in un video realizzato da Fanpage, a proposito dell’inchiesta sui fondi della Lega, lo stesso Durigon avesse dichiarato: ‘Quello che indaga della Guardia di Finanza, il generale… lo abbiamo messo noi, per questo siamo tranquilli’". E concludono: "Anche per quella clamorosa gaffe riteniamo dunque sacrosante le sue dimissioni dal ruolo di Governo".

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