M5S dice no alle modelle troppo magre: multe da 75mila euro per gli stilisti che trasgrediscono
Il Movimento 5 Stelle vuole annientare la piaga dell'impiego di modelle e modelli troppo magri nelle sfilate e nelle campagne pubblicitarie. Stando alla proposta di legge depositata alla Camera dei Deputati dalle pentastellate Azzurra Cancelleri e Marialucia Lorefice, attualmente assegnata alla commissione Attività Produttive, chi assumerà modelle e modelli troppo magri rischia di incorrere in una multa da 75000 euro.
La proposta di legge è composta da 4 articoli totali e prevede, all'articolo 1, che "a decorrere dal 1° gennaio 2019, è vietato impiegare per sfilate o campagne pubblicitarie modelle e modelli con un indice di massa corporea, costituito dal rapporto tra peso e altezza, pari o inferiore a 18,5, in conformità al livello sotto il quale l’organizzazione mondiale della sanità individua uno stato di malnutrizione, di cui all’allegato alla presente legge". Inoltre, "le foto sottoposte a ritocchi che alterano l’aspetto fisico delle modelle e dei modelli a fini commerciali devono recare un messaggio che indica tale manipolazione".
L'articolo 2, invece, impone, "ai fini dell’impiego di modelle e modelli in sfilate o campagne pubblicitarie la presentazione di un certificato medico e una valutazione psicologica che attestino l’assenza di disturbi alimentari di origine mentale e un indice di massa corporea superiore a 18,5. Le case di moda sono tenute, inoltre, a mettere a loro disposizione uno psicologo o un terapeuta durante l’orario di lavoro. Il certificato medico di cui al comma 1 deve, in particolare, attestare che lo stato di salute della modella o del modello, valutato soprattutto in riferimento all’indice di massa corporea, sia compatibile con l’esercizio della sua professione. Non possono essere impiegati modelle e modelli di età inferiore ai 16 anni nelle sfilate di abbigliamento per adulti o nei servizi fotografici che pubblicizzano abbigliamento per adulti. Modelle e modelli di età compresa tra i 16 e i 18 anni non possono lavorare tra le ore 22.00 e le ore 6.00 e hanno l’obbligo di essere accompagnati da un tutore che alloggi nella loro stessa struttura alberghiera; deve inoltre essere loro assicurato l’assolvimento degli obblighi scolastici".
Infine, il mancato rispetto delle disposizioni degli articoli 1 e 2 sarà punito con una multa pari a 75.000 euro e con la reclusione fino a un massimo di sei mesi. I mezzi di informazione che promuovono un’immagine di eccessiva magrezza incoraggiando il ricorso a restrizioni alimentari per un periodo prolungato, con conseguente rischio di mortalità o di danni alla salute, sono puniti con una multa da 50.000 a 100.000 euro e con la reclusione da sei mesi a un anno. La legge, inoltre, prevede che il Ministero dell'Istruzione promuova ciclicamente campagne di corretta educazione alimentare.