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M5S di nuovo all’attacco della Boschi: “È una bugiarda, ha mentito in Aula”

Dopo il no della maggioranza alla mozione di sfiducia, il ministro Boschi torna al centro delle polemiche del Movimento 5 Stelle.
A cura di Redazione
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Come noto, la Camera dei deputati ha respinto con ampio margine la mozione di sfiducia individuale presentata dal Movimento 5 Stelle nei confronti del ministro delle Riforme e dei Rapporti col Parlamento Maria Elena Boschi. Una mozione che, nella lettura di molti analisti, si è rivelata un boomerang, dal momento che è servita a compattare la maggioranza intorno al ministro, mentre l’opposizione si è divisa su merito e metodo della scelta del M5S.

Oggi però, il Movimento 5 Stelle torna all’attacco del ministro, con un post in cui si confutano le dichiarazioni rese in Aula durante la discussione della mozione di sfiducia. Nella lettura grillina, la Boschi ha mentito più volte, glissando sulle reali responsabilità del Governo nel Salva Banche e confermando l’esistenza di un conflitto di interessi legato al ruolo di suo padre in Banca d’Etruria.

Per il M5S il Governo ha messo in campo una “legge ad patrem”, con un decreto “ai quali lavori preparatori, il Ministro Boschi pare vi abbia assistito o, comunque, partecipato”, che recepisce la direttiva europea “in maniera sostanzialmente difforme per escludere volontariamente le responsabilità in capo agli amministratori delle ex banche e creare in loro favore uno scudo giuridico”. Ma non solo, perché con la scelta operata, i creditori non solo tutelati: “La volontà politica del governo non è stata quella di tutelare al massimo i creditori, ma quella di tutelare gli amministratori, tra i quali papà Boschi”.

La sintesi, con la quale si lancia anche una mobilitazione sui social network, è in coda al post:

I risparmiatori che dall'oggi al domani hanno perso tutti i loro risparmi e che dalla condotta illecita colposa o dolosa degli amministratori abbiano subito danni di natura patrimoniale, esistenziale, morale, biologica, ecc., oltre alla già perdita del proprio capitale, non potranno più agire direttamente nei confronti degli amministratori per la richiesta del risarcimento dei danni subiti. Il Governo, dunque, ha compiuto un'operazione chirurgica ai danni dei cittadini ed in favore di banche, banchieri e dei padri dei propri Ministri. Ha sottratto ai risparmiatori il diritto di richiesta danni precludendo loro diverse azioni civili, dopo averne sottratto interamente il capitale investito o risparmiato. Ha sottratto il diritto dei risparmiatori di rivolgersi al loro Giudice naturale (che il Governo ha sostituito con l'Arbitrato). Ha portato avanti una specie di concordato con le banche e con gli amministratori ai danni dei risparmiatori ai quali, a fronte di un loro credito complessivo di 474 milioni di euro, oltre tutti gli ulteriori danni subiti, ne sono stati proposti solo 100. Ha creato un vero e proprio scudo giuridico per gli amministratori colpevoli del dissesto. Ricordiamo, infine, che il papà Boschi, pare abbia accumulato nel periodo in cui ha amministrato l’Etruria (2011 – 2015) un patrimonio superiore a un milione di euro, tenuto nascosto nella dichiarazione pubblica patrimoniale della Camera dei deputati. Altro che chi ha sbagliato deve pagare. In un altro mondo magari! In questo a pagare sono solo i cittadini e oggi le leggi non si chiamano più ad personam, ma ad patrem!

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