M5s, Di Maio: “Mio partito mi attacca con odio e prende posizioni che mettono governo in difficoltà”
"La prossima settimana in Parlamento si voterà la risoluzione sulla posizione che il governo porterà avanti ai tavoli europei. Da ministro degli Esteri della Repubblica Italiana ho ribadito e continuerò a ribadire che l’Italia non può permettersi di prendere posizioni contrarie ai valori Euro-Atlantici. Valori di democrazia, di libertà, di rispetto della persona e di difesa degli Stati": lo scrive in una nota il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlando dell'importante appuntamento della prossima settimana, quando Mario Draghi andrà alle Camere in vista del Consiglio europeo, ma nel contempo di quanto sta accadendo nel Movimento Cinque Stelle, ancora più spaccato dopo le elezioni amministrative.
Per prima cosa Di Maio parla della situazione in Ucraina. "Tutti cerchiamo e vogliamo la pace. Intanto, però, Putin sta continuando a bombardare l’Ucraina, ignorando la richiesta della comunità internazionale di sedersi a un tavolo per i negoziati. Intanto l’esercito russo continua a uccidere civili innocenti e blocca i porti e l’export del grano, rischiando di causare una ulteriore guerra che, a sua volta, potrebbe generare l’aumento di nuovi flussi migratori incontrollati, anche verso il nostro Paese". Per poi passare alle diatribe interne del suo partito: "Nel frattempo dobbiamo rimanere uniti per vincere in Ue la battaglia sul tetto massimo al prezzo del gas, per contrastare le speculazioni e tutelare famiglie e imprese italiane. Davanti a uno scenario del genere, i dirigenti della prima forza politica in Parlamento, invece di fare autocritica, decidono di fare due cose: attaccare, con odio e livore, il Ministro degli Esteri e portare avanti posizioni che mettono in difficoltà il Governo in sede Ue".
E accusa chi lo attacca nel M5s, quindi Giuseppe Conte e i suoi fedelissimi, di essere poco maturi: "Un atteggiamento poco maturo che tende a creare tensioni e instabilità all’interno del Governo. Un fatto molto grave. Vengo accusato dai dirigenti della mia forza politica di essere atlantista ed europeista. Lasciatemi dire che, da ministro degli Esteri, davanti a questa terribile guerra rivendico con orgoglio di essere fortemente atlantista ed europeista". Quindi conclude: "Ricordo innanzitutto a me stesso che abbiamo precise responsabilità: in ballo c’è il futuro dell’Italia e dell’Europa".
Questa mattina, in un'intervista pubblicata su La Repubblica, uno dei vicepresidenti del M5s, Riccardo Ricciardi, ha attaccato Di Maio, aprendo anche alla possibilità di espulsione: "Serve una profonda riflessione perché da tempo, per sua responsabilità, è un corpo estraneo al Movimento. Sta facendo un percorso personale che lo pone al di fuori dai 5 Stelle, un partito che sta facendo le proprie scelte votandole a stragrande maggioranza. Se un'espulsione è possibile? Personalmente ritengo che occorra prendere provvedimenti, magari coinvolgendo la rete o comunque il Consiglio nazionale. Vorrei ricordare che da capo politico Di Maio ha espulso persone per cose molto, molto meno gravi".
Tra stasera e domani si terrà anche un consiglio nazionale del M5s, come annunciato da un'altra vicepresidente del Movimento, Alessandra Todde, non per mettere in discussione il ruolo di Di Maio, ma "le posizioni che sta prendendo pubblicamente senza confronto interno: è pretestuoso dire che la nostra forza politica può costituire un problema per la sicurezza nazionale". Todde lo ha quindi accusato di perseguire obiettivi unicamente personali e di non fare gli interessi del Movimento.