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M5S deposita mozione di sfiducia per Renzi: “Sapeva di Genova e non ha fatto nulla”

Depositata al Senato la mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio Matteo Renzi in relazione ai fatti di Genova.
A cura di Redazione
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"Le responsabilità delle aluvioni a Genova, in Maremma e a Parma sono di questo Governo del suo Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che avrebbe dovuto mettere in campo tutte le forze e le risorse a disposizione per affrontare il problema del dissesto idrogeologico e che avrebbe dovuto vigilare affinché anche le istituzioni locali facessero lo stesso". È questa, si legge nel comunicato ufficiale, la motivazione principale per la quale il Movimento 5 Stelle ha deciso di presentare al Senato della Repubblica la mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Per i parlamentari grillini, il Governo non ha mosso un dito, tanto "da arrivare ad ignorare persino l'allarme che ad agosto le stesse imprese incaricate della messa in sicurezza del torrente Bisagno lanciarono proprio al governo con una lettera inequivocabile, in cui denunciavano la necessità di intervenire con urgenza per evitare un nuovo disastro come quello che accadde nel 2011". Per questa ragione (un allarme ignorato e una inadeguatezza nella gestione del post alluvione), il Movimento 5 Stelle intende aprire un confronto in Parlamento sulla mozione di sfiducia (ora presentata al Senato della Repubblica, come annunciato ieri da Beppe Grillo) e chiede che sia calendarizzata già per il prossimo martedì, alla ripresa delle sedute (domani si vota nuovamente per Consulta e Csm).

Del resto, si spiega nel comunicato, "solo qualche settimana fa, Renzi ha presentato il suo decreto Sfascia Italia,che va nella direzione contraria a quella che servirebbe per affrontare l'emergenza idrogeologica: generalizzazione delle deroghe, procedure di silenzio-assenso, strumenti di "semplificazione" e deregolamentazione già esistenti nel nostro ordinamento, tali da minare, se non vanificare nel concreto, ogni corretta pianificazione urbanistica astrattamente prevista."

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