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M5s denuncia: “Parlamentari vogliono aumentare la pensione di reversibilità ai loro parenti”

La denuncia del M5s: “Un emendamento della deputata Pd Gasparini, prevede di aumentare la pensione di reversibilità per i congiunti dei parlamentari, addirittura del 20%, e la motivazione è assurda”.
A cura di Redazione
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Dopo mesi e mesi di polemiche, è approdato nell'Aula della Camera un disegno di legge organico che si propone di ridefinire l'intero sistema dei meccanismi previdenziali per i parlamentari. Il ddl "taglia vitalizi", su cui da tempo si danno battaglia i parlamentari dei diversi schieramenti e che si basa sul lavoro del deputato del Partito Democratico Matteo Richetti, verrà ora esaminato dai deputati e poi passerà al Senato per la ratifica definitiva.

Sono però in molti a pensare che il percorso del ddl sarà molto accidentato e che la sua approvazione definitiva sia in discussione, proprio per i diversi orientamenti, anche all'interno delle stesse forze politiche. Ed è proprio un emendamento di una deputata del PD a provocare la prima polemica rovente, rilanciata dal blog di Beppe Grillo.

Ecco cosa scrivono i grillini:

Questo emendamento, a firma della deputata Pd Gasparini, prevede di aumentare la pensione di reversibilità per i congiunti dei parlamentari, addirittura del 20%. La giustificazione della deputata piddina è stata questa: "È ingiusto che i congiunti dei parlamentari finiscano per fare la sguattera o il giardiniere". A parte l'offesa gratuita alle rispettabilissime categorie professionali citate, dalla casta arriva uno schiaffo ai cittadini italiani che vivono con pensioni da fame e che non hanno neanche, in famiglia, un congiunto che prende uno stipendio da parlamentare.

È una vergogna e una presa in giro, il solito tentativo della casta di crearsi una corsia preferenziale, di approvarsi un privilegio che è negato ai comuni mortali. Noi ci opporremo con tutte le forze a quest'arroganza del potere e invitiamo il Pd a ritirare qiesto emendanento. E comunque, a tal proposito, abbiamo presentato un emendamento ad hoc, a prima firma Luigi Di Maio, volto ad impedire questo indegno sopruso e a sopprimere il piccolo golpe tentato dalla casta. Abbiamo sempre detto che avremmo votato il ddl Richetti così com'era, senza trucchi o inganni da parte dei democratici. Noi vogliamo l'abolizione dei vitalizi e non è accettabile che, con una mano togli un privilegio, e con un'altra ne inserisci un altro.

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