video suggerito
video suggerito

M5S denuncia: “Parlamentari hanno detto no a taglio stipendi e riduzione sprechi”

Durante la discussione del bilancio della Camera dei deputati, bocciate le proposte del Movimento 5 Stelle in tema di risparmio dei costi.
A cura di Redazione
847 CONDIVISIONI
Immagine

Nel corso della discussione del conto consuntivo della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2015 e del progetto di bilancio della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2016, molte sono state le proposte dei gruppi parlamentari per diminuire le spese istituzionali di Montecitorio. In linea di massima, anche quest’anno la Camera dei deputati dovrebbe risparmiare una quota di risorse pubbliche e proseguire nel percorso di “risanamento” avviato al termine della scorsa legislatura.

Non sono però mancate le polemiche, in particolare dai banchi del Movimento 5 Stelle, che ha giudicato insufficiente l'opera di contenimento dei costi intrapresa dalla Presidenza della Camera. I deputati grillini hanno infatti sottolineato polemicamente la bocciatura di ogni loro proposta in tema di riduzione dei costi e diminuzione degli emolumenti parlamentari.

Proposte riassunte con un lungo post sul blog di Grillo, nel quale hanno sottolineato come dai colleghi fossero arrivati solo “insulti e schiamazzi”:

– Tagliare 805mila euro di spese sanitarie che paghiamo a favore degli onorevoli;

– Eliminare indennità di carica dei deputati;

– Stipendio da 5mila euro lordi, rimborsi solo con rendicontazione da pubblicare sul sito della Camera;

– Rendicontare, in ogni caso, le spese "per l'esercizio del mandato" e pubblicarle sul sito della Camera;

– Riduzione del contributo ai gruppi parlamentari del 20 per cento (vi costano 32milioni di euro l'anno);

– Rimborso spese viaggi solo se in diretta connessione con il mandato parlamentare (8.450.00 euro la spesa complessiva);

– I deputati si paghino di tasca propria i pasti (attualmente c'è un contributo di 3.145.000 euro a favore dei parlamentari per i loro pasti alla mensa della Camera);

– Equiparare il trattamento pensionistico dei deputati a quello dei dipendenti della PA, passando al modello contributivo e fissando il tetto di 3mila euro massimi degli assegni (attualmente ci costano 135.360.000 euro);

– Sopprimere l'assegno di fine mandato (303.373 euro spesi nel 2015) o uniformarlo al trattamento di fine rapporto;

– Vitalizi per condannati: inserire abuso d'ufficio e comprendere condanna sopra i due anni oer delitti colposi, consumati o tentati, con pena massima a 4 anni ed escludere la riabilitazione e la reversibilità;

– Procedere all'eliminazione dell'autorimessa della Camera lasciando una sola auto di servizio a disposizione del presidente qualora non abbia già una scorta predisposta dal ministero dell'Interno (costo 210mila euro) e stipulare convenzioni con compagnie di car sharing a cui attribuire i posti nel parcheggio della Camera senza che, però, i parlamentari abbiano diritto di prelazione.

847 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views