M5s contro Salvini: “Traditore, incoerente e inaffidabile”
Ieri la Camera dei deputati ha dato il primo via libera alla nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum bis, nato dall’accordo fra Partito Democratico, Forza Italia, Alternativa Popolare e Lega Nord. La legge è passata nonostante la durissima contestazione delle opposizioni, in particolare quella della sinistra e del MoVimento 5 Stelle, che negli ultimi due giorni hanno manifestato il loro dissenso anche nelle piazze adiacenti Montecitorio.
E proprio i grillini oggi tornano all’attacco, con un durissimo post indirizzato a Matteo Salvini. Il leader della Lega Nord è infatti considerato un “traditore politico”, che ha accettato un accordo al ribasso che favorirà “l’inciucio” fra Renzi e Berlusconi. Per il MoVimento 5 Stelle, “Salvini e la sua Lega sono il trionfo dell’incoerenza, dell'inaffidabilità”, tanto che è possibile fare un elenco delle situazioni che dimostrano come “Salvini abbia definitivamente gettato la maschera, alleandosi con Renzi, Berlusconi, Alfano, Verdini, Casini e vendendosi completamente proprio a quel sistema che per anni ha fatto finto di contrastare”:
Davano del mafioso e del piduista a Berlusconi e ora sono fedeli alleati nelle Regioni e nei Comuni. Volevano bruciare il tricolore e sono alleati della nazionalista Meloni.
Urlavano "Roma ladrona" e oltre a non tagliarsi mai lo stipendio si sono intascati 180 milioni di euro di finanziamento pubblico ai partiti (di cui 48 milioni utilizzati in maniera illecita).Urlano "basta tasse" e le hanno alzate quando sono stati al governo. Gridano "onestà" e mettono i condannati nelle loro liste. Gridano "basta immigrati" e hanno firmato il regolamento di Dublino. Gridano "basta campi nomadi" e quando erano al governo hanno finanziato i campi rom di Mafia Capitale con decine di milioni di euro dati alla Giunta Alemanno. Gridano "tuteliamo i cittadini", intanto Salvini in Europa votò il bail in, il crack delle banche venete è anche colpa loro, così come un caso analogo che colpisce i risparmiatori di Bolzano, per non parlare dei risparmiatori leghisti fregati con il caso CreditEuroNord. Urlano contro le politiche di austerity dell’Europa, ma hanno votato a favore dell’introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione.