video suggerito
video suggerito

M5S continua l’ostruzionismo: “Non trasformerete il Senato in una Camera degli indagati”

I parlamentari del Movimento 5 Stelle rilanciano la loro opposizione alla riforma della Costituzione: “I cittadini chiedono onestà e invece con questa riforma si va nella direzione opposta”.
A cura di Redazione
60 CONDIVISIONI
Immagine

Mentre al Senato continuano le polemiche e le pressioni sul presidente Grasso affinché "tagli" i tempi del dibattito e consenta di superare l'ostruzionismo delle opposizioni sulla riforma costituzionale presentata dal Governo, il Movimento 5 Stelle rilancia la contestazione "di merito" alla proposta che porta la firma del Presidente del Consiglio e del ministro per le Riforme ed i Rapporti col Parlamento. Con un breve post pubblicato sul blog di Beppe Grillo, in particolare, i parlamentari grillini si scagliano contro l'ipotesi di un Senato non elettivo e con membri ugualmente coperti dalla immunità parlamentare.

Una ipotesi giudicata irricevibile, proprio in considerazione delle tante inchieste che hanno coinvolto i consiglieri regionali e i Sindaci. Ecco il ragionamento:

"Hanno rubato soldi pubblici quando erano in Regione, ora ruberanno in Senato. Tra i tanti primati negativi che l'Italia vanta a livello europeo, ce n'è uno in particolare che i cittadini devono conoscere: siamo il Paese con il maggior numero di consiglieri regionali sotto inchiesta. L'accusa più diffusa è quella di peculato: politici che si mettono in tasca soldi pubblici, per intenderci, e che si fanno rimborsare mutande griffate e casse di champagne con i nostri soldi. Solo negli ultimi tre anni l'accusa di peculato riguarda 280 politici su 1.356 tra presidenti, assessori e consiglieri regionali. I Consigli regionali sotto inchiesta sono 17 su 20. E su 1.100 consiglieri regionali, 521 sono stati indagati, per 300 è stato chiesto il giudizio.

Numeri che farebbero tremare i polsi a chiunque, ma non a Renzi e al MinistroBoschi. Cosa prevede infatti la loro (contro)riforma costituzionale? Che i futuri senatori invece che eletti direttamente dal popolo, siano nominati dai partiti, scelti – oltre che tra i sindaci – all'interno di quei Consigli regionali che negli ultimi anni sono stati travolti da scandali e inchieste, insomma lì dove la politica ha mangiato a mani basse alla faccia dei cittadini onesti. Come dire: portiamoci i ladri in casa!

Non c'è un solo motivo valido per cui il Senato non debba più essere eletto a suffragio universale diretto! E non c'è logica, ma solo bieca miopia, nel voler trasformare il Senato nella ‘Camera degli indagati': i cittadini chiedono onestà e invece con questa riforma si va nella direzione opposta. Se i politici hanno rubato quando erano in Regione, perchè non dovrebbero farlo quando sbarcheranno in Senato, dove potranno godere anche dell'immunità?".

M5s Senato

60 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views