M5s, Conte: “Tra me e Di Maio nulla di personale. Confronto avverrà nelle sedi opportune”
Nessuna questione personale al centro dello scontro tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. A metterlo in chiaro è lo stesso presidente del Movimento Cinque Stelle che, ai microfoni della trasmissione L'Aria Che Tira, è intervenuto sui dissidi e dissapori interni emersi durante la settimana di votazioni per il Quirinale. "Non è una questione riservata e privata tra me e Di Maio, non potrei mai accettare che fosse posta in questi termini. Una comunità deve poter riflettere con tutte le sue componenti, i gruppi parlamentari ma anche gli iscritti, noi siamo quelli della democrazia diretta", ha detto.
Secondo Conte il percorso intrapreso dal Movimento nei mesi passati deve basarsi "sulla condivisione degli obiettivi e sul confronto" e "nessuna incertezza ci può essere sulla chiarezza di visione e la condivisione degli obiettivi". Poi ha precisato: "Chiarimento pubblico non vuol dire che siamo alle gogne, a creare meccanismi mediatici. Non si tratta di una ruggine, per quanto mi riguarda, un caso personale, ma una vicenda che va a toccare i punti centrali dell'azione politica, dell'essere comunità, della condivisione, dell'appartenenza e del senso comune verso obiettivi comuni".
Questo confronto interno, ad ogni modo, dovrà avvenire "nelle sedi e secondo le modalità opportune". E ancora: "Noi abbiamo un consiglio nazionale non ancora completato, siamo in via di completamento di questi organi, mancano alcuni componenti; poi abbiamo le assemblee coi parlamentari, ma abbiamo una particolarità che altri partiti non hanno: le questioni le affrontiamo con la democrazia diretta, digitale. Ci dev'essere una discussione aperta, le modalità le stabiliremo". Alla domanda sulla possibilità che gli iscritti si esprimano direttamente attraverso un voto online, Conte ha tagliato corto: "Non anticipo nulla su voto on line o non voto on line, sono cose delicate. Gli iscritti saranno coinvolti nella misura in cui vogliono capire cos'è il M5S, qual è la direzione di marcia, chi siamo, cosa stiamo diventando. Questa discussione va fatta, io credo che il ministro Di Maio abbia posto le questioni in questa prospettiva".