M5S chiede osservatori Osce per monitorare le elezioni politiche: “Concreto rischio brogli”
Non solo per le elezioni regionali in Sicilia, orma il Movimento 5 Stelle chiede gli osservatori Osce anche per le politiche del prossimo anno. Il movimento fondato da Beppe Grillo ha presentato alla Camera una risoluzione in cui impegna il governo "ad adottare tempestivamente iniziative, anche normative", per chiedere all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa di inviare i propri osservatori alle elezioni politiche che si svolgeranno nella primavera del 2018 al fine di valutare il corretto svolgimento di tutte le operazioni di voto.
Primo firmatario della risoluzione è l'onorevole pentastellato Danilo Toninelli, il quale ha richiesto alla commissione Affari Costituzionali di calendarizzare al più presto l'atto di indirizzo. "A giudicare dalle denunce, recenti e non, successive alle tornate elettorali, è facile comprendere che nel nostro Paese i fenomeni di compressione della libertà di voto o connessi a brogli non sono da considerarsi occasionali né esigui, pur consci del fatto che non sia in discussione la libertà dell'esercizio materiale del voto", si legge nel testo della risoluzione presentata dal Movimento 5 Stelle.
Secondo il Movimento 5 Stelle non sarebbe affatto un problema richiedere all'Osce di inviare osservatori che garantiscano il corretto svolgimento delle operazioni di voto in quanto già già nelle elezioni del 2006 e del 2008 l'organizzazione venne coinvolta, dopo l'emanazione di due regolari decreti da parte dei governi in carica. Per questi motivi, dunque, il Movimento 5 Stelle chiede all'esecutivo Gentiloni di prendere in considerazione la richiesta e di predisporre quanto prima tutte le necessarie "iniziative, anche normative" per consentire la presenza degli osservatori Osce durante le elezioni politiche del 2018 per il rinnovo del Parlamento italiano.