M5s, Casaleggio: “Modello di partecipazione dal basso sia mantenuto, anche con ingresso di Conte”

Dopo la presentazione del "Manifesto ControVento" Davide Casaleggio spiega sul Corriere della Sera spiega il senso di quest'iniziativa che riguarda il futuro della piattaforma Rousseau. Un manifesto che è stato percepito dagli esponenti pentastellati come un atto ostile. "Credo che ognuno veda quello che auspica. Nella maggior parte dei casi sono suggestioni. La realtà è che negli anni abbiamo perfezionato molto la parte tecnica di Rousseau arrivando a gestire il record mondiale di un voto in una singola giornata. È tuttavia necessario un passo successivo sul metodo. Questo manifesto indica alcuni punti che discuteremo in modo aperto sui quali è necessario lavorare per il miglioramento futuro". Casaleggio nega che sia in corso uno strappo con il M5s, almeno per il momento: "Se ci sarà un progetto condiviso come in questi undici anni, ci sarà ancora un lungo percorso insieme".
Ieri la sua socia Enrica Sabatini aveva anticipato che la piattaforma Rousseau potrebbe mettersi al servizio di altre forze politiche. Il presidente di Rousseau lo ha ribadito: "Negli anni abbiamo avuto modo di confrontarci con molte organizzazioni politiche interessate a coinvolgere i cittadini ed i loro membri utilizzando la rete. È un metodo che si è dimostrato rivoluzionario dal punto di vista del coinvolgimento e molto efficiente dal punto di vista organizzativo. Un dato tra tutti: in Italia il partito più piccolo in Parlamento ha un costo organizzativo doppio a quello del Movimento. Quello più costoso ha un bilancio di dieci volte. Abbiamo avuto molti confronti con Paesi da tutto il mondo dalla Finlandia, al Portogallo, all’India, al Brasile, a Taiwan, agli Stati Uniti".
Per molti parlamentari però Rousseau dovrebbe limitarsi al ruolo di service. Casaleggio ha replicato così: "Credo sia più opportuno pensare ad un accordo di partnership, riconoscendo l’importante ruolo che entrambe le associazioni hanno avuto nel successo pentastellato".
Durante la presentazione di ieri Sabatini, che con lui guida l'Associazione Rousseau, ha fatto riferimento alla necessità di mantenere il tetto dei due mandati: "Servono i passaggi di testimone: solo così si può assicurare il ricambio nella nostra comunità dando la possibilità a tutti di dare un contributo. Il limite di mandato rappresenta l'elemento che a livello organizzativo eviti il carrierismo politico e la costruzione di gruppi di potere. Il potere deve essere decentralizzato: per farlo devono esser trasferite conoscenze e competenze".
Secondo Casaleggio il limite dei due mandati non è comunque un problema per il Movimento, "Anzi è un valore che lo ha sempre contraddistinto e che permette di mantenere il ricambio necessario per poter far partecipare direttamente i cittadini nelle istituzioni. E' stato un tema ribadito anche dagli iscritti agli scorsi Stati generali".
A proposito dell'ingresso dell'ex premier Conte nel Movimento ha detto: "Credo che il Movimento 5 Stelle debba continuare ad essere inclusivo verso tutte le esperienze e persone di valore, e Conte è sicuramente una di queste. Spero che il metodo di partecipazione dal basso venga mantenuto come caratteristica distintiva del Movimento".