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M5S attacca: “Il Governo ha le mani sporche del sangue dei migranti”

Durissimo attacco del Movimento 5 Stelle al Governo: “Il nostro premier continua a chiedere aiuto all’Europa sull’emergenza migranti, ma è il primo che contribuisce a fomentare tale emergenza, armando un paese in guerra di dubbia affidabilità”.
A cura di Redazione
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È destinato a generare nuove polemiche l’ultimo post pubblicato sul blog di Beppe Grillo (e lanciato sui suoi profili social con una correlazione decisamente discutibile), a firma del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle. Deputati e senatori grillini tornano infatti sulla questione delle forniture militari che il nostro Paese garantisce ad alcuni Stati del medioriente ed in particolare ad Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.

Nella lettura del M5S, si tratta di un comportamento che fa del nostro Paese un “complice” dell’instabilità politica e conseguentemente di parte dei flussi migratori che coinvolgono l’area. E c’è una diretta accusa alla presunta ipocrisia del nostro Presidente del Consiglio, con toni molto duri.

Ecco il complesso del ragionamento del M5S:

"Mentre in Siria è in corso uno dei conflitti più sanguinosi dell'ultimo secolo e migliaia di rifugiati spingono per ricevere una protezione dai Paesi dell'Unione europea, il governo italiano continua a vendere armi agli Stati del Golfo, direttamente coinvolti nella guerra civile siriana e tra i primi finanziatori del terrorismo". La scorsa settimana è stata firmata un'intesa dal governoper la vendita di una maxi-commessa di 28 caccia Eurofighter Typhoon al Kuwait. In questi mesi dal nostro Paese sono continuate ad essere inviate bombe e forniture militari per le forze armate dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti che, secondo diverse ong internazionali, possono essere state usate nei bombardamenti contro la popolazione yemenita, ma che non si esclude possano essere state impiegate anche nella "guerra per procura" siriana.

Di recente il presidente del Cosniglio ha siglato un memorandum d’intesa con il suo omologo kuwaitiano, Al Hamad Al Sabah, per la vendita di una maxi-commessa di 28 caccia Eurofighter Typhoon (la cui capacità di produrli completamente in Europa dimostra, per inciso, l’irrazionalità del programma di acquisto degli F35 made in Usa). Questo significa che, in sostanza, nonostante il nostro premier continui a chiedere aiuto all'Europa sull'emergenza migranti è il primo che contribuisce a fomentare tale emergenza, armando un paese in guerra di dubbia affidabilità e, peraltro, in violazione del divieto di vendere armi a Paesi coinvolti in conflitti previsto dalla legge 185 del 1990. Di questo ne chiederemo conto in Parlamento e nelle opportune sedi istituzionali, proponendo già al ministero della Difesa, in un'interrogazione, un congelamento della stessa commessa" M5S Parlamento

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