M5s archivia l’alleanza col Pd dopo la sconfitta in Umbria: “L’esperimento non ha funzionato”
Il Movimento 5 Stelle archivia subito, poco dopo la mezzanotte, l’alleanza con il Partito Democratico, quel patto civico che alle elezioni regionali in Umbria non è riuscita in nessun modo ad arginare la forza elettorale del centrodestra e della Lega, con la vittoria nettissima di Donatella Tesei. “L’esperimento non ha funzionato”, è il commento del M5s affidato a Facebook e al blog delle stelle. Le elezioni regionali in Umbria erano la prima prova a livello elettorale per la coalizione oggi al governo e proprio per questo motivo il voto del 27 ottobre era un test particolarmente importante anche da un punto di vista nazionale, nonostante riguardasse solamente 700mila elettori. Il post sul blog delle stelle si apre con un augurio di buon lavoro “alla nuova presidente della Regione Donatella Tesei”. E con un ringraziamento a Vincenzo Bianconi “per il coraggio che ci ha messo e le energie spese in questo percorso”. Ringraziamento che va anche “agli attivisti e ai volontari che ci hanno messo la faccia più di tutti, in questa campagna elettorale in cui abbiamo sempre saputo che vincere sarebbe stato difficile”.
Il patto civico per l’Umbria, per il M5s, è sempre stato considerato “un laboratorio, ma l’esperimento non ha funzionato”. Sul blog delle stelle si spiega ancora: “Il Movimento nella sua storia non aveva mai provato una strada simile. E questa esperienza testimonia che potremo davvero rappresentare la terza via solo guardando oltre i due poli contrapposti. Abbiamo provato a dare a questa regione una alternativa che non prevedesse le solite dinamiche politiche, vista l’emergenza che sta attraversando”.
I 5 Stelle ripercorrono la storia recente per spiegare come si sia arrivati a questo patto civico e perché si è deciso di sostenere un candidato unitario con il Pd:
Dalla formazione del primo esecutivo ci è stato subito chiaro che stare al Governo con un’altra forza politica – che sia la Lega o che sia il Pd – sacrifica il consenso del Movimento 5 Stelle. Ma noi non siamo nati per inseguire il consenso, bensì per portare a casa i risultati, come il carcere per gli evasori di questa settimana e il taglio dei parlamentari della settimana precedente. Senza raggiungere il 51% imposto dalla legge elettorale, abbiamo avuto bisogno necessariamente di trovare altre forze politiche per governare. Continuiamo a lavorare umilmente, rispettando gli impegni e mettendoci al servizio.