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M5S affonda sul fisco: “Scoperto l’inciucio di Renzi con Berlusconi”

Dopo le polemiche sull’utilizzo del volo di Stato per raggiungere Courmayeur, il M5S spinge sull’acceleratore della polemica sui decreti delegati sulla delega fiscale: “Un salvacondotto per Berlusconi, è chiaro”.
A cura di Redazione
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Come vi stiamo raccontando, poche ore fa il Presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva annunciato di essere intervenuto personalmente per bloccare la norma, un decreto delegato alla riforma del fisco, che avrebbe potuto consentire a Silvio Berlusconi di chiedere la revoca della condanna per frode fiscale, tornando così ad essere candidabile ed eleggibile. Formalmente, come ha spiegato il comunicato di Palazzo Chigi, “il presidente del Consiglio ha chiesto questa mattina agli uffici di non procedere alla formale trasmissione alla Camera del testo approvato in Consiglio dei Ministri; la proposta tornerà prima in Consiglio dei Ministri, poi alle Commissioni, quindi di nuovo in Consiglio per l’approvazione definitiva entro i termini stabiliti dal Parlamento e cioè entro marzo 2015”.

Ma la decisione di Renzi non poteva ovviamente frenare la polemica politica, soprattutto considerando che la norma (che escludeva la punibilità quando “l’importo delle imposte sui redditi evase non è superiore al tre per cento del reddito imponibile dichiarato o l’importo dell’imposta sul valore aggiunto evasa non è superiore al 3% dell’imposta sul valore aggiunto dichiarata”) sembrava configurarsi come un potenziale “salvacondotto” per Silvio Berlusconi. E in molti hanno visto in questa scelta del Governo una sorta di concretizzazione del contenuto (ipotetico) del patto del Nazareno: il ripristino dell’agibilità politica per il Cavaliere in cambio dell’appoggio sulle riforme costituzionali e sulla legge elettorale.

Così, spiega Alessandro Di Battista all’Ansa: “È la prova che il patto del Nazareno nasconde ciò che tutti sanno, anche nel Pd, ma che nessuno ha il coraggio di dire apertamente: il salvacondotto per il Cav”. Poi l’affondo: “Chi dice che ‘non c'è inciucio però ci fermiamo', sta ammettendo che l'inciucio c'è stato. Renzi è stato preso con le mani nella marmellata. Ha provato a salvare Berlusconi a Natale quando tutti sono distratti ma gli è andata malissimo”.

Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda Luigi Di Maio che affida al suo profilo facebook il ragionamento sulla questione:

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