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Crisi di Governo

M5S: “1000 giorni d’inferno con Renzi, le sue riforme hanno affossato l’Italia”

Il Movimento 5 Stelle attacca il dimissionario governo Renzi e le riforme approvate nel corso dei mille giorni di legislatura. “Il tentativo consiste nel dipingere i suoi 1000 giorni di Governo come un successo economico e politico che nella realtà non c’è mai stato”.
A cura di Charlotte Matteini
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Sul Blog di Beppe Grillo, il Movimento 5 Stelle attacca duramente il dimissionario governo Renzi con un articolo in cui spiega per quale motivo i risultati politici raggiunti nei mille giorni di governo decantati in un post pubblicato sui profili social dell'ex presidente del Consiglio sarebbero in realtà completamente falsi. "Matteo Renzi ha iniziato subito dopo le dimissioni una lunga campagna mediatica con la quale cercherà di risalire nei consensi in vista delle prossime elezioni. Il tentativo consiste nel dipingere i suoi 1000 giorni di Governo come un successo economico e politico che nella realtà non c’è mai stato. Se andiamo oltre le slide e le balle di propaganda questi sono i pessimi risultati che può vantare il Governo Renzi", si legge su Blog di Beppe Grillo.

Secondo il Movimento 5 Stelle, l'economia italiana sotto l'esecutivo Renzi sarebbe sensibilmente peggiorata, gravata da un enorme aumento del debito pubblico dai continui aumenti di tasse e imposte. "66 miliardi di euro in più di debito pubblico, dai 2.146 dell’aprile 2014 ai 2.212 del settembre 2016. Vuol dire che ogni giorno di Renzi al governo ci è costato 66 milioni di euro debito pubblico. 55 miliardi di euro in più di tasse, dai 438 miliardi di entrate tributarie del bilancio 2014 ai 493 programmati per il 2017. I poveri ai massimi storici, con il 28,7% degli italiani a rischio di povertà o esclusione sociale (17 milioni e 469 mila persone) e 8,3 milioni di poveri effettivi (il 13,7% della popolazione, in continua crescita)", si legge nel post pubblicato stamane.

Non solo, il Movimento 5 Stelle rincara ulteriormente la dose parlando di imprese fallite, aumento della disoccupazione e del precariato e di sanità al collasso: "I fallimenti a tappeto delle imprese, 15 mila nel 2014, 14 mila e 700 nel 2015 e 3,6 mila nel solo primo quarto del 2016. I numeri salgono vertiginosamente se ai fallimenti si aggiungono le liquidazioni volontarie ed altre procedure concorsuali, con 104 mila imprese all’aria nel 2014 e 96 mila nel 2015. Un tessuto produttivo distrutto. I disoccupati, i precari e gli inattivi a livelli stratosferici, se infatti il tasso di disoccupazione ufficiale sembra sceso, rimanendo comunque altissimo all’11,6%, va detto che sono esplosi i voucher venduti dalle imprese (dai 69 milioni del 2014 ai 114,9 milioni del 2015) e che gli inattivi sono ancora più di 3 milioni, per un tasso di disoccupazione reale sopra al 20% e vicino ai livelli della Spagna e della Grecia. La sanità al collasso, con 4,3 miliardi di euro di tagli nel solo biennio 2015-2016 e altri 13 miliardi di tagli programmati per gli anni successivi".

Queste le conseguenze delle politiche di Matteo Renzi, secondo il Movimento 5 Stelle dovute all'approvazione di riforme e leggi sensibilmente ingiuste e sbagliate, le quali anziché apportare cambiamenti positivi nell'economia italiana, hanno in realtà contribuito ad affossarla. "Il Jobs Act ha trasformato il contratto a tempo indeterminato in contratto a tutele crescenti, che per i primi 3 anni di impiego è un contratto precario in piena regola; inoltre appena sono diminuiti i costosissimi incentivi alle assunzioni col nuovo contratto i licenziamenti sono aumentati (+7,4% nel secondo semestre 2016 rispetto ad un anno prima) e il ritmo delle assunzioni a tutele crescenti è crollato (-32.9% nei primi 8 mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015); la Buona Scuola ha iniziato la privatizzazione dell’istruzione, col Preside-Manager che per attrarre i fondi necessari all’attività didattica deve aprirsi agli investimenti interessati delle grandi imprese e può decidere il destino dei professori; l'abolizione dell'articolo 18 che unita al Jobs Act spoglia i lavoratori di ogni diritto; lo Sblocca Italia che permette al Governo di trivellare, inquinare e distruggere il territorio con sempre più facilità; i decreti salva banche che hanno messo sul lastrico migliaia di risparmiatori per salvare istituti decotti, compreso quello del papà della Ministra Boschi e, per finire, la finta lotta all'evasione e alla corruzione, che ha lasciato il posto a nuovi condoni e sanatorie (come la voluntary disclosure) e all’aumento delle soglie di non punibilità per i reati fiscali", conclude il post, invitando gli elettori e cittadini a ricordare questi numeri e a dar loro un peso quando saranno, presto o tardi, chiamati alle urne.

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