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L’Unione europea ha raggiunto l’accordo sul nuovo Patto migrazione e asilo

Il Parlamento e il Consiglio europeo hanno trovato l’accordo sul nuovo Patto di migrazione e asilo. “È una giornata storica”, commentano i vertici delle istituzioni Ue.
A cura di Annalisa Girardi
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Dopo lunghe trattative e negoziati c'è l'accordo sul Patto migrazioni e asilo. Il Parlamento e il Consiglio europeo hanno raggiunto l'intesa sui cinque pilastri del nuovo pacchetto per la gestione dei flussi migratori verso l'Ue.  Un "accordo storico", secondo i vertici delle istituzioni europee. Un "giorno nero" per chi si occupa della tutela dei diritti dei migranti.

Questi cinque pilastri concordati da Parlamento e Consiglio Ue riguardano le diverse fasi di gestione degli arrivi e della protezione internazionale, dal primo screening fino alle domande per l'asilo. Non solo: si definiscono anche i meccanismi di responsabilità e solidarietà degli Stati membri e si delinea un modus operandi nella gestione delle crisi. L'obiettivo delle nuove regole è rendere più efficace il sistema di asilo europeo, venendo anche incontro ai Paesi di primo approdo, che sono sottoposti a una pressione maggiore.

L'accordo raggiunto oggi rappresenta un primo passaggio. Nelle prossime settimane si continuerà a lavorare a livello tecnico per definire i dettagli dei nuovi regolamenti. Dopodiché il testo dovrà essere sottoposto agli ambasciatori degli Stati membri – cioè al Coreper – per la conferma.

"Tutti i pezzi stanno andando al loro posto. C'è una svolta sui cinque pilastri del Patto sulla migrazione e l'asilo. È stato un percorso lungo, ma stiamo arrivando a destinazione. L'Europa sta finalmente dando risposte sulle migrazioni", ha scritto su X il commissario europeo Margaritis Schinas, annunciando l'accordo.

Nuovo Patto migrazione e asilo, per i vertici Ue è un "accordo storico"

"Il dicembre passerà alla storia come il giorno in cui l'Unione europea ha raggiunto un accordo storico sulle nuove regole per gestire la migrazione e l'asilo. Ancora una volta l'Europa ha superato le difficoltà. Sono molto orgogliosa del fatto che con il Patto su migrazione e asilo abbiamo mantenuto la parola e prodotto soluzioni", ha scritto sui social la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.

Che poi, presentando in conferenza stampa l'accordo raggiunto, ha commentato: "Vengo da un'isola nel Mediterraneo e so esattamente cosa significhi dire che finalmente abbiamo raggiunto l'accordo sul Patto migrazione e asilo. Probabilmente è l'accordo legislativo più importante di questo mandato. Nel 2019  la migrazione era la principale preoccupazione dei nostri cittadini, e resta ancora la preoccupazione numero uno per molti". 

Anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha detto la sua riguardo all'intesa sul nuovo Patto, affermando che "garantirà una risposta efficace a una sfida europea". Per poi aggiungere: "Saranno gli europeo a decidere chi verrà in Ue e chi potrà restarvi, non i trafficanti. Questo significa proteggere chi ha bisogno". Anche von der Leyen ha parlato di "accordo storico", per cui gli Stati membri inizieranno davvero a condividere sforzi e responsabilità, mostrando solidarietà "a coloro che proteggono le nostre frontiere esterne e prevenendo al contempo la migrazione illegale verso l'Ue".

La presidente della Commissione Ue ha quindi concluso: "Questo accordo fornirà all'Ue ai suoi Stati membri gli strumenti per reagire rapidamente in situazioni di crisi, quando i Paesi  si trovano ad affrontare un gran numero di arrivi illegali o di strumentalizzazione quando altri Stati ostili tentano deliberatamente di destabilizzare l'Ue o i suoi membri".

Per il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, "l'accordo raggiunto dal Consiglio Ue e dal Parlamento europeo rappresenta una pietra miliare per affrontare la migrazione e costruire una risposta europea globale a questa migrazione".

Le critiche alle nuove regole europee su migrazioni e accoglienza

Non sono mancate le critiche. Secondo il Consiglio europeo per i rifugiati e gli esiliati, che riunisce diverse Ong che si occupano dei diritti dei migranti, si tratta di un "giorno nero per l'Europa", in quanto l'accordo raggiunto si basa su delle "false premesse". Secondo il l'Ecre gli standard nelle procedure di prima accoglienza si abbasseranno e molte persone finiranno in centri di detenzione ai confini dell'Ue. Non solo, le nuove regole sarebbero peggiori di quelle vecchie, ingiuste nei confronti dei migranti e non in linea con il diritto internazionale.

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