L’Unione Europea fuori dai negoziati di pace tra Russia e Ucraina: le mosse di Bruxelles
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L'Unione Europea non sarà direttamente coinvolta nei negoziati di pace tra Russia, Stati Uniti e Ucraina: la conferma è arrivata dall’inviato speciale degli Stati Uniti per l'Ucraina, Keith Kellogg, che ha dichiarato che Bruxelles verrà tenuta informata sugli sviluppi, ma non avrà un ruolo attivo al tavolo delle trattative. "L'Europa sarà consultata, ma non sarà parte dei colloqui di pace", ha affermato infatti Kellogg, sancendo di fatto l'esclusione dell'UE da un processo di rilevanza cruciale. "Non voglio specificare, voglio dire come definire il tavolo? Vi siederete al terzo tavolo?", ha chiesto rivolgendosi ai rappresentanti europei. "Saranno inclusi tutti i vostri interessi in queste discussioni? Sì. Ma se questo significa sedersi fisicamente al tavolo, allora no".
A seguito di questa esclusione è stato annunciato un vertice a Riad, in Arabia Saudita, dove il segretario di Stato americano Marco Rubio incontrerà i negoziatori russi e ucraini. Con Rubio, saranno presenti anche il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Mike Waltz e l'inviato speciale per il Medio Oriente, Steve Witkoff.
Le reazioni in Europa
Questa decisione ha generato preoccupazione e un acceso dibattito tra i leader europei: il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato un vertice a Parigi con i principali rappresentanti dell'UE per valutare la situazione e discutere di una possibile strategia comune. L'esclusione di Bruxelles viene infatti percepita come un segnale di marginalizzazione del ruolo europeo in un conflitto che ha coinvolto direttamente il continente, sia dal punto di vista economico che politico. Fonti dell'Eliseo hanno precisato che l'incontro si terrà domani 17 febbraio; al vertice potrebbero partecipare anche il segretario generale della NATO, Mark Rutte, e i leader di Italia, Germania, Polonia e Regno Unito.
"L'Europa è fermamente unita nel sostenere l'Ucraina e nel rafforzare la propria difesa. Presto proporremo nuove iniziative per portare avanti questo progetto", ha scritto su X (ex Twitter) l'Alto rappresentante dell'Ue Kaja Kallas.
"Gli europei devono combattere per essere al tavolo delle trattative" e invece di lamentarsi per essere stati esclusi dai negoziati "devono trovare nuove idee per esempio sul flusso di armamenti verso l'Ucraina o sul training dei soldati". A dirlo il Segretario generale della NATO, Mark Rutte, in un'intervista pubblicata sulla Stampa."Io sento Paesi europei lamentarsi di non avere immediatamente un posto al tavolo delle trattative. Ma c'è bisogno di un atteggiamento più maturo, non serve dire soltanto ‘dovrei essere lì'. Il mio ragionamento è: organizzatevi, discutete di un piano di Difesa, elaborate un piano strategico e pensate a cosa siete in grado di fare. Gli europei attualmente non spendono abbastanza nella loro Difesa e gli Usa hanno preso l'iniziativa di un accordo di pace. Non basta dire spenderemo in futuro, bisogna farlo in tempi ravvicinati. E a quel punto tornerete al tavolo delle trattative", ha concluso il Segretario.
Solo pochi fa anche Andriy Sybiha, ministro degli Esteri ucraino, aveva sottolineato l'indivisibilità della sicurezza tra Ucraina ed Europa: "L'Europa svolge un ruolo attivo nel garantire una pace giusta, completa e duratura per l'Ucraina", aveva commentato. Dello stesso avviso il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot, che aveva avvertito: "Non ci sarà una pace giusta e duratura in Ucraina senza il coinvolgimento dell'Europa".
"L'Europa deve essere presente al tavolo dei negoziati perché l'esito ci influenzerà molto", era stata invece la richiesta di Kaja Kallas, responsabile della politica estera della Ue.
Le reazioni in Italia
In Italia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ribadito l'importanza del coinvolgimento europeo nel processo di pace: "Accogliamo positivamente l'avvio del dialogo tra Trump e Putin. L'Europa c'è sempre stata e ci sarà per la sicurezza dell'Ucraina, anche Rubio (il Segretario di Stato Usa) nel suo intervento ha detto in modo chiaro che non ci sar nessun abbandono da parte Usa, anzi gli Stati Uniti continueranno a sostenere l'Ucraina e tutto ci che sar fatto non sar mai a detrimento della Nato", ha concluso poi il ministro a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
L'ex presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, ha commentato con preoccupazione la situazione, sottolineando l’importanza che l’Europa eserciti un ruolo nella pace in Ucraina. In un'intervista alla Stampa ha infatti detto: "Che noi europei dobbiamo avere un ruolo nella pace Ucraina è fuor di dubbio. Il mio dubbio è se lo riusciremo a esercitare. Ci siamo messi fuori gioco molti anni fa e ora non è facile rientrare in partita". Prodi ha avvertito che la frammentazione interna dell'UE ha reso il continente irrilevante agli occhi di Washington e ha criticato l'assenza di un'azione diplomatica coordinata.
Schlein (Pd): "L'Europa non si può sedere al tavolo da ospite"
"Abbiamo bisogno di supportare l'Ucraina, l'abbiamo sempre fatto ma abbiamo bisogno anche di un'iniziativa diplomatica e politica dell'Unione europea e ne abbiamo tanto bisogno". ha detto la leader del Partito Democratico Elly Schlein parlando alla stampa al termine dell'incontro dei Socialisti Ue a Bruxelles, "Non sappiamo cosa accadrà nel 2025, ma persino Zelensky dice che spera che sia l'anno in cui questa guerra finisce. Serve dunque un'iniziativa politica e diplomatica dell'Unione europea perché l'Europa non si può sedere al tavolo negoziale da ospite", ha aggiunto Schlein.