L’ultimatum di Di Maio: “48 ore per consolidare maggioranza o si scivola verso il voto”
Quello che il ministro degli Esteri, Luigi DI Maio, lancia durante la trasmissione In mezz’ora in più, in onda su Rai 3, sembra essere un ultimatum: 48 ore per allargare la maggioranza, trovare i responsabili o aprire ad altre forze politiche. Altrimenti il rischio – sempre più vicino – è quello di un ritorno al voto. “Se nei prossimi giorni si consolida la maggioranza, bene. Se no sono il primo a dire che si scivola verso il voto”, afferma Di Maio. Un voto che metterebbe “a dura prova gli italiani”, afferma in riferimento alle urgenze che l’Italia deve affrontare, dal Recovery ai vaccini: “Sono più preoccupato dei vaccini che della crisi politica, perché se inizia la campagna elettorale da quel momento non avremo più un governo per muovere ricorsi contro le case farmaceutiche”.
Di Maio: tra Conte e Renzi scegliamo Conte
Non ha dubbi Di Maio sull’ipotesi di un nuovo governo: non si può prescindere dalla figura di Giuseppe Conte. Quindi bisogna trovare la maggioranza adesso, per Di Maio è inutile rinviare a un Conte-ter: “Se non ci sono i voti adesso non ci sono neanche per il Conte-ter. Se il tema è riparlare con Renzi, che ha causato questa crisi, Conte è stato chiaro: qualora Renzi staccava la fiducia al governo non ci sarebbe stata la possibilità di tornare al governo per loro. Noi tra Conte e Renzi scegliamo Conte”. Quindi, anche se Renzi fosse interessato a un rientro in maggioranza, le porte di Di Maio sembrano chiuse: “Abbiamo già detto che se staccava la fiducia non c’erano i presupposti” per lavorare insieme. E un eventuale nuovo governo, comunque, dovrebbe essere solido: “Se è qualcosa di raccogliticcio sono il primo a dire andiamo al voto”.
Per Di Maio voto su Bonafede è voto su governo
Il primo scoglio che dovrà affrontare il governo è quello della relazione del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Al momento sembra difficile che il ministro ottenga la maggioranza. Ma per Di Maio la posizione del M5s è chiara: “Siamo in questa crisi perché Iv ha ritirato i suoi ministri e si è iscritta all’opposizione. Da quel momento noi abbiamo presentato un programma per i prossimi due anni, la fiducia è stata incassata ma serve un consolidamento della maggioranza. Qui abbiamo 48 ore, c’è il tema del ministro della Giustizia. Non si pensi che il tema di Bonafede sia solo Bonafede e il M5s, il voto di mercoledì è sul governo”. “Siamo tutti convinti che è inutile raccontare la favoletta che è la relazione del ministro della Giustizia, riguarda tutto il governo. Il primo passo lo deve fare chi è interessato ad avvicinarsi”, ribadisce il ministro degli Esteri riferendosi agli eventuali responsabili o costruttori che potrebbero rientrare nel perimetro della maggioranza.