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Elezioni politiche 2022

Luigi Di Maio non è stato rieletto, non farà parte del prossimo Parlamento

Il ministro degli Esteri e leader di Impegno Civico va verso la sconfitta nel collegio uninominale in cui era candidato, battuto da Costa del Movimento 5 Stelle. Così Di Maio resterà fuori dal Parlamento.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Luigi Di Maio, con ogni probabilità, non farà parte del prossimo Parlamento. Il ministro degli Esteri, ex capo politico e volto principale del Movimento 5 Stelle e oggi leader di Impegno Civico ha perso nel collegio uninominale in cui era candidato. Per quanto riguarda il proporzionale, invece, per il suo partito è una vera e propria missione impossibile. Dovrebbe raggiungere il 3% per entrare in Parlamento e secondo le proiezioni non è neanche vicino all'1%, il che vorrebbe dire che i suoi voti sarebbero dispersi e neanche utili alla coalizione di centrosinistra – guidata dal Pd – di cui fa parte il partito di Di Maio.

Secondo quanto riportato dall'elaborazione di Quorum/Youtrend per Sky Tg24, infatti, Luigi Di Maio è stato sconfitto nel collegio uninominale della Camera di Napoli Fuorigrotta e quindi, con ogni probabilità, sarà fuori dal prossimo Parlamento. L'istituto demoscopico dà praticamente per certa la vittoria del Movimento 5 Stelle, che in quel collegio ha candidato l'ex ministro Sergio Costa. Ironia della sorte fu proprio Di Maio a proporlo per la prima volta come titolare del dicastero dell'Ambiente, all'epoca del primo governo Conte – quello formato insieme alla Lega – e poi confermato anche nel bis a tinte giallorosse.

Per Di Maio si tratta di una grande sconfitta, anche perché era entrato a far parte della coalizione di centrosinistra – dopo la rottura con il Movimento 5 Stelle – proprio per poter rientrare in Parlamento. Il Pd aveva parlato di diritto di tribuna per tutti i leader. Per il ministro degli Esteri, nonostante un collegio che sembrava più che contendibile, è arrivata però una sonora sconfitta. Così, dopo due mandati, nonostante il suo addio al Movimento – per il quale in ogni caso, rottura a prescindere, non sarebbe stato ricandidabile una terza volta – la storia di Di Maio in Parlamento sembra essere finita. Per ora.

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