Luigi Di Maio: “Il reddito di cittadinanza si farà subito, è la mia priorità”
Secondo il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, il reddito di cittadinanza partirà subito. Intervenendo all'assemblea di Confartigianato, Di Maio ha dichiarato: "Il reddito di cittadinanza si farà entro la fine del 2018? Subito, subito: ci sto lavorando notte e giorno. Il reddito di cittadinanza è la mia priorità più grande. La lotta burocrazia e la lotta alla povertà decideranno futuro di questo governo. Quindi ce la devo mettere tutta. Questa settimana ci sarà una riunione dei ministri che se ne occupano".
Proseguendo, il ministro del Lavoro si è scagliato contro le imprese che delocalizzano: "Con la norma sulle delocalizzazioni vogliamo stabilire un principio: ogni forma di aiuto statale che finisce, di ogni tipo, nelle casse di un'azienda multinazionale che delocalizza o ce li ridai, con gli interessi anche del 200% o da qui non te ne vai. Le norme che c'erano non hanno nulla a che vedere con quella che stiamo facendo noi nel decreto dignità". Di Maio ha anche promesso investimenti sulla banda ultralarga 5G per proseguire "il percorso di potenziamento delle infrastrutture di rete".
"Stiamo lavorando al Decreto Dignità. Questa settimana sarà in Consiglio dei ministri. Tra le tante sburocratizzazioni ci sarà anche la norma per il rinvio della fatturazione elettronica per i benzinai e stiamo lavorando anche all'abolizione dello split payment, del redditometro e dello spesometri, strumenti che secondo noi hanno solo vessato le imprese. Aggiungeremo poi una norma forte sulle delocalizzazioni, una norma forte sul gioco d'azzardo per quanto riguarda la pubblicità e una norma forte per la precarietà dei giovani agendo sui contratti a tempo determinato", ha sottolineato.
Infine, riguardo ai dazi, Di Maio sembra essere d'accordo con il collega Salvini: "Non sono per l'isolamento dell'Italia. Ma come Italia, con un sistema produttivo così particolare, dei prodotti così unici non dobbiamo avere paura di affrontare il tema dei dazi per proteggerci e questo non vuol dire isolarsi. Significa cominciare ad aprire i rubinetti con paesi che ci rispettano economicamente e rispettano le nostre specialità, ma chiudere i rubinetti con altri paesi che non rispettano le nostre specialità e rappresentano una minaccia con i loro prodotti a basso costo".