Luigi Di Maio farà un secondo mandato da inviato europeo in Golfo Persico, l’Ue: “È eccellente”
Il primo mandato di Luigi Di Maio come inviato speciale dell'Unione europea nel Golfo Persico è andato benissimo. A dirlo è stata proprio l'Unione europea, e in particolare l'Alta rappresentate Ue per gli affari esteri Kaja Kallas, da poche settimane entrata pienamente in carica con l'insediamento della nuova Commissione europea. Così, sarà confermato l'incarico dell'ex leader del Movimento 5 stelle ed ex vicepremier, nonché più volte ministro, anche degli Esteri, cosa che gli aveva portato la nomina originariamente. Il suo mandato era iniziato nel 2023, con una decisione che la Lega aveva definito "vergognosa". Ma sulla sua conferma il governo Meloni non si è opposto.
Probabilmente, l'esecutivo di destra non si è messo di traverso proprio perché la nomina è stata richiesta direttamente da Kallas, che ha deciso di non chiedere altre candidature per rimpiazzare Di Maio. Contraddirla, ha forse valutato Meloni, sarebbe stato inopportuno.
A formalizzare la decisione è stato il Comitato politico e di sicurezza a Bruxelles, nell'incontro di ieri. Gli ambasciatori degli Stati Ue hanno seguito le indicazioni arrivate ‘dall'alto', e Di Maio ha ricevuto la nomina. Gli aspetti tecnici più specifici saranno definiti nei prossimi giorni, ma non ci sono più dubbi. Il secondo mandato dell'ex M5s durerà fino al 28 febbraio 2027.
Kallas, ex premier dell'Estonia, aveva avvisato il governo Meloni già il 20 dicembre della sua intenzione di confermare Di Maio, come ha riportato il Foglio. Nella lettera in questione, l'Alta rappresentante aveva scritto: "L'eccellente prestazione dell'Eusr (European Union special representative, ndr) per il Golfo, Luigi Di Maio, ha rappresentato un grande contributo nel far avanzare la cooperazione Eu-Gcc", cioè tra l'Unione europea e il Consiglio di cooperazione del Golfo, l'organizzazione che riunisce i sei Stati dell'area: Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar.
Di Maio, si legge ancora nella lettera, "ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo sia delle cooperazione regionale che di quella bilaterale con i Paesi del Golfo" nei campi più disparati: dalle "consultazioni politiche" ai "dialoghi sulla sicurezza", fino a "commercio e investimenti, energia verde e relazioni people-to-people". Insomma, confronti a tutti tondo. Il primo vertice ufficiale tra l'Ue e i Paesi del Golfo si è svolto a ottobre, a Bruxelles, e "la presenza" di Di Maio "è stata determinante per il successo del summit".
Perciò Kallas ha proposto di "prorogare il mandato di Luigi Di Maio per altri due anni, dal 1° marzo 2025 al 28 febbraio 2027". È possibile che l'estone ne abbia parlato anche con Giorgia Meloni direttamente, quando la scorsa settimana l'ha incontrata a Palazzo Chigi. In questi giorni la presidente del Consiglio si trova ad Abu Dhabi, negli Emirati, ma non è in programma un incontro con l'ex pentastellato. Che, dopo l'elezione in Parlamento nel 2013, è riuscito prima a diventare il capo politico del M5s nel 2017, poi a ricoprire l'incarico di ministro del Lavoro, dello Sviluppo economico e di vicepremier. Poi a fare il ministro degli Esteri durante i governi Conte bis e Draghi, e infine a sbarcare nel Golfo. Cosa che allontana ancora un suo, mai escluso del tutto, ritorno in politica.