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Luigi Di Maio difende Conte dagli attacchi della Lega: “Sono nervosi, stanno perdendo la testa”

Luigi Di Maio si schiera in difesa del presidente del Giuseppe Conte, dopo le accuse di imparzialità da parte della Lega, attaccando a sua volta il Carroccio: “L’attacco al premier che non ha parlato durante la campagna elettorale credo sia un segnale di nervosismo della Lega. La Lega sta perdendo un po’ la testa”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La tensione nel governo rimane alta. E a confermarlo sono anche le parole del vicepresidente del Consiglio e capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, ospite di Stasera Italia, trasmissione di Rete 4. Secondo Di Maio, “la Lega sta perdendo un po’ la testa”: una chiara difesa di Giuseppe Conte, accusato dal sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti di non essere imparziale: “L’attacco al premier che non ha parlato durante la campagna elettorale – sottolinea Di Maio – credo sia un segnale di nervosismo della Lega, che ha cambiato atteggiamento da qui a quattro mesi fa”.

Nonostante le tensioni, comunque, il capo politico del M5s si dice convinto che il governo andrà “avanti per quattro anni”. Ma ora è necessario, secondo Di Maio, “fermare queste tensioni portate all’inverosimile. Al di là delle proprie convinzioni non dobbiamo alimentare scontri continui. Questa situazione di scontro nei confronti della magistratura, del Papa, non fa bene al Paese. In due giorni si sta portando il Paese a una situazione di tensione che non condivido”.

Di Maio attacca la Lega anche per i fischi in piazza, a Milano, contro Papa Francesco: “Non si fischia il Papa in una piazza. Sono cattolico, legato alla religione, ai valori che mi ha trasmesso il mio parroco”. Passando alle questioni economiche, Di Maio garantisce: “La tassa di successione è una tassa illiberale, non la introdurremo. Come non introdurremo né la patrimoniale né l’Imu sulla prima casa”. Altra questione è quella della flat tax: “Ora c’è la fase due per il ceto medio, persone che lavorano e pagano le tasse, c’è l'abbassamento delle tasse in primis, per me il 15% va bene di flat tax ma per il ceto medio, non per i ricchi, per chi guadagna 70 mila-90 mila euro”.

Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, misura cardine per il Movimento 5 Stelle, Di Maio assicura: “Non abbiamo ricevuto nemmeno una sola lettera di rinuncia al reddito di cittadinanza, è una fake news. Ho chiamato Tridico e ha detto che non c’è alcuna lettera di rinuncia. Il reddito è una misura epocale. Non abbiamo avuto code e siamo all'80% della platea”.

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