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Luigi De Magistris contro Nichi Vendola: un Ponzio Pilato alle elezioni comunali di Napoli 2011

Parole di fuoco, scontri e recriminazioni in vista delle elezioni comunali di Napoli 2011 tra il candidato sindaco Luigi De Magistris e il leader di Sinistra e Libertà, Nichi Vendola. Dopo una primavera di belle speranze, Sel appoggia il candidato Mario Morcone mentre i bassoliniani fanno inciuci con Gianni Lettieri.
A cura di Alessio Viscardi
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Nichi Vendola, il Ponzio Pilato di Luigi De Magistris: dopo una primavera di speranze per il futuro di una sinistra unita alle elezioni comunali di Napoli 2011, la doccia fredda con Sel che appoggia Mario Morcone e il Pd alla corsa per Palazzo San Giacomo. Lo sfogo dell'ex-pm candidato sindaco di Napoli: “Vendola? Mi ha scaricato: come Ponzio Pilato teme il cambiamento”, tutto riportato nell'intervista a Left in edicola. Una forbice di voti che vanno dal 20 al 23% per Luigi De Magistris, troppo pochi che poter rivaleggiare col favorito Gianni Lettieri e pochi anche per impensierire Mario Morcone. Ma questo centrosinistra spaccato, se riunito, avrebbe di gran lunga più voti del centrodestra. Tanti da vincere al primo turno.

L'amarezza dell'ex-pm di Catanzaro la rivolge contro Nichi Vendola e l'appartato di Sel a Napoli: “è prevalsa la logica di apparato di chi in questi anni ha cogestito la regione col centrosinistra bassoliniano. Un anno fa Vendola, durante un’iniziativa pubblica, disse che la mia sarebbe stata la candidatura ideale. Poi, però ha deciso di affidare ai dirigenti napoletani del partito la scelta. Secondo me ha avuto prima di tutto un ruolo pilatesco. Soprattutto, non se l’è sentita di abbandonare il percorso comune col Partito Democratico”.

Elezioni comunali quelle di Napoli, ma con un valore nazionale. Luigi De Magistris non ha dubbi sul fatto che le elezioni 2011 di Napoli valgano per la “riscossa del Mezzogiorno” intero: “Io mi sento alternativo tanto a Lettieri quanto a Morcone e da Sel mi aspettavo un segnale di cambiamento e invece è stata scelta la continuità. Bisognava valorizzare la voglia di partecipazione della società civile”.

Inciucio” tra bassoliniani e Gianni Lettieri, accordi sottobanco e giochetti fatti a tavolino, queste le accuse che muove De Magistris all'asset di potere campano: “Dall’inizio sostengo che ci sono pezzi dello stesso Pd, soprattutto dell’apparato bassoliniano ma anche delle ultime giunte che si stanno muovendo verso Lettieri. Morcone oggi utilizza parole pesanti contro questi esponenti ma in verità ha sempre saputo che esiste una parte dell’apparato che fa finta di sostenerlo, per poi tramare con Lettieri. Con la vittoria di Lettieri o di Morcone vincerebbe comunque quel consociativismo trasversale che combattiamo”.

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