L’Ue darà 2 miliardi di euro in munizioni all’Ucraina, Kiev: “Ci servono il prima possibile”
L'Unione europea fornirà all'Ucraina due miliardi di euro di munizioni. Lo ha deciso, secondo quanto riportano fonti diplomatiche, il Consiglio Affari esteri che si è riunito oggi a Bruxelles. Per l'Italia era presente il ministro Antonio Tajani, perché ha insistito che non si parlasse solo della guerra in Ucraina, ma anche della grave crisi economia che sta attraversando la Tunisia. L'argomento è di particolare interesse per l'Italia, soprattutto per quanto riguarda i risvolti migratori. Di questo Tajani parlerà anche in alcuni incontri bilaterali con gli omologhi europei.
Il focus della riunione, però, rimane il sostegno a Kiev a oltre un anno dall'invasione russa su larga scala. Secondo l'Alto rappresentante Ue per la politica estera e la sicurezza, Josep Borrell, c'è stato un punto di svolta con il mandato di arresto internazionale per il presidente russo: "La decisione della Corte Penale internazionale è una svolta: so che le autorità russe stanno diminuendo l'importanza, poiché la Russia non partecipa allo statuto di Roma. Ma vediamo le conseguenze pratiche: se Vladimir Putin viaggia in in uno degli oltre 130 Paesi firmatari, dovrebbe essere subito arrestato. Possiamo negoziare quel che si vuole ma questa decisione resta valida", ha detto.
Sulle forniture militari all'Ucraina, Borrell ha detto di essere "sicuro" che arriveranno in tempo. A sottolineare l'urgenza è stato anche il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, anche lui intervenuto al Consiglio Affari esteri dell'Ue. "La necessità più prioritaria è quella delle munizioni per l'artiglieria. Non si tratta solo di quantità, ma anche di velocità di approvvigionamento: prima avremo il maggior numero possibile di proiettili più vite saranno salvate", ha detto.
Kuleba ha anche detto di apprezzare il piano della Commissione Ue e di contare "sulla sua rapida attuazione". Su Twitter Kuleba aveva già annunciato: "Più munizioni per l'artiglieria per l'Ucraina il prima possibile. Questo è stato il focus principale del Consiglio Affari Esteri Ue di oggi. Prevedo la rapida adozione di decisioni importanti che rafforzeranno le capacità dell'Ucraina sul campo di battaglia".