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L’Ue bacchetta l’Italia sui conti, le parole di Dombrovskis sulla manovra diventano un caso

Le parole vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, agitano la maggioranza. Tanto che il Mef si affretta a chiarire: “Le parole del commissario ripetono il giudizio espresso dalla commissione europea il 21 novembre scorso sul documento programmatico (DPB) dell’Italia”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le parole del vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ospite di Sky Tg24 a Davos, diventano un caso. Ospite della trasmissione "Start" condotta da Giovanna Pancheri, ha ricordato che "poco tempo fa è stata fatta una valutazione da parte della Commissione europea di tutti i piani di bilancio 2024 e anche di quello italiano che non sembra essere in linea con le raccomandazioni del Consiglio. Questo riguarda anche altri Paesi. Abbiamo chiesto all'Italia di intraprendere delle azioni e di rimettersi in linea con le nostre raccomandazioni", ha affermato.

Chiaramente, ha poi aggiunto, "io non ho la posizione giusta per dire quelle che saranno le discussioni politiche e le decisioni politiche da prendere in Italia, di che cosa deciderà il Parlamento. Però sarò in contatto con le autorità competenti italiane" per discutere dei "prossimi passi insieme" ha assicurato.

Dombrovskis ha specificato che in primavera la Commissione avvierà le procedure per deficit eccessivo sulla base dei dati raccolti nell'autunno 2023. "Abbiamo ripetutamente raccomandato ai Paesi membri di spostarsi verso posizioni fiscali più prudenti, considerando i livelli di deficit e di debito", ha osservato Dombrovskis.

Le dichiarazioni sull'Italia hanno scatenato un'immediata reazione da parte delle opposizioni."Al Governo Meloni non è bastato riproporre ricette di un'austerità con cui in poco più di un anno ha tagliato pensioni, sanità, fondi al Sud e ogni investimento. Non è bastato piegarsi alla Germania, facendosi rifilare un ‘Pacco' di stabilità che impone altri sacrifici e tagli al Paese. Adesso si appresta pure a una maxi svendita di asset statali, da Eni a rete Tim, Poste, Ferrovie, che impoverirà il Paese. E dopo tutto questo si becca pure la ramanzina del commissario Dombrovskis perché i conti pubblici non sono in linea. Preparatevi tutti, perché per il Paese – già ridotto alla crescita zero – arriverà una manovra correttiva con ulteriori tagli e tasse. Ecco il patriottismo di Meloni", ha detto all'ANSA il vicepresidente del M5s, Mario Turco.

"Prima di questo intervento la narrazione che Meloni e Giorgetti avevano fatto dei rapporti con l’Europa, e del nostro bilancio era una narrazione totalmente diversa. Evidentemente c’è più di un problema, vorremmo che lo chiarissero. Che ci sarebbero stati dei problemi lo avevamo detto in tutte le sedi, anche quando ci siamo opposti alla Mancata ratifica del MES. Evidentemente l’Italia deve ancora fare i compiti a casa e questo governo deve prendersi le proprie responsabilità. Abbiamo bisogno di credibilità che ci consenta di fare valere i nostri interessi in Europa", ha commentato la deputata Pd Debora Serracchiani a margine di un evento dem.

Da Forza Italia il senatore Maurizio Gasparri, capogruppo azzurro al Senati, ironizza: "Gli esami non finiscono mai, forse finisce il mandato di Dombrovskis…".

"L'Italia – ha aggiunto – è stata sottoposta a tutte le normali verifiche come gli altri Paesi e ha ricevuto giudizi confortanti anche sulla recente manovra dall'Ue e dalle società di rating: tutti giudizi positivi sull'economia italiana. Ci ricorderemo con simpatia di Dombrovskis quando qualcuno avrà preso il suo posto".

Da Fdi invece preferiscono minimizzare: "Non ne farei un caso politico, sono diversi anni – se non lustri – che l'Ue fa le sue giuste raccomandazioni e i vari governi hanno cercato di rispettarle in modo più o meno efficace", ha detto, interpellato dall'ANSA, il responsabile economico di Fdi, Marco Osnato. "Dombrovskis fa bene, ma il suo non mi sembra un richiamo ultimativo bensì il tipico atteggiamento dei paesi del nord attenti ad alcune rigidità in modo quasi ontologico. Detto ciò, la legge di bilancio italiana ha contemperato crescita e conti in ordine".

La replica del Mef

In serata arriva una nota del Mef, che prova a spegnere le polemiche: "Le parole del commissario Dombrovskis ripetono il giudizio espresso dalla commissione europea il 21 novembre scorso sul documento programmatico (DPB) dell'Italia per il 2024. In quella occasione il ministro Giorgetti dichiarò: "Accogliamo il giudizio della commissione europea. Tutto come previsto: nonostante l'eredità dell'impatto negativo di energia e Superbonus, andiamo avanti con sano realismo".

Il chiarimento della Commissione Ue

Anche dalla Commissione Ue arriva un chiarimento: "La posizione della Commissione sul bilancio italiano rimane invariata. Nella sua intervista a Sky Tg24, il vice presidente Valdis Dombrovskis ha ribadito il parere della Commissione del 21 novembre 23 sul bilancio italiano, che afferma che il progetto di piano di bilancio dell'Italia non è pienamente in linea con la raccomandazione del Consiglio del 14 luglio 2023 e che la Commissione invita l'Italia a essere pronta ad adottare le misure necessarie", ha fatto sapere un portavoce dell'Ue in merito alla discussione nata dall'intervista del politico lettone. "Non vi è quindi stato alcun allontanamento dal nostro parere sulla bozza di piano di bilancio italiano di novembre, che abbiamo dichiarato in precedenza", ha spiegato il portavoce.

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