“L’Ucraina vincerà ed entrerà nell’Unione europea”, il discorso di Zelensky a Bruxelles
"L'Europa sta valutando positivamente il nostro processo di riforme per diventare membro dell'Unione europea. L'Ucraina vincerà, e diventerà parte di un'Unione europea che vince". Così il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso al Parlamento europeo di oggi. È il secondo viaggio all'estero di Zelensky da quando è partita l'invasione russa in Ucraina, il 24 febbraio 2022, e la prima volta che è intervenuto di persona a Bruxelles dall'inizio della guerra.
"Il Parlamento europeo ha deciso di portare avanti un sostegno indefesso all'Ucraina, vi ringrazio. I centinaia di milioni di cittadini che formano il nostro continente rappresentano l'Europa – dai leader politici ai lavoratori portuali, dai sindacalisti agli studenti, dagli avvocati agli attivisti – che difende il suo modello e il suo stile di vita. Il destino dell'Europa non è mai dipeso solo dai suoi leader. Dipende da tutti noi", ha detto Zelensky.
"L'Europa si fonda su libertà e diritti, la Russia su violenza e obbedienza"
"Quando lo Stato di diritto prevale, quando gli Stati tutelano le società aperte, allora si realizza un'unione dei popoli nell'uguaglianza, un mondo in cui le frontiere sono aperte, in cui l'unico filtro tra un popolo e il suo presidente sono le elezioni: questa è l'Europa". E l'Europa "per l'Ucraina è la nostra casa, il nostro lungo percorso per tornare a casa".
La Russia "sta cercando di annichilire il modello europeo con la guerra totale, dopo aver distrutto il modello ucraino. Noi non lo consentiremo. Questa guerra totale è stata portata nel nostro Paese dalla Russia, ma non è soltanto una guerra per avere territori da questa o quella parte, è la minaccia di un dittatore fornito di armi e risorse sovietiche e provenienti da un altro regime, quello iraniano". Zelensky ha insistito nell'accusa alla Russia: "Anno dopo anno, il Cremlino a distruggere i nostri valori, tra cui il valore della vita. Per loro, i soldati sono solo corpi e tutti devono obbedienza per realizzare un regime di supremazia della violenza. Questi sono i valori che rappresenta la Russia".
"Il regime russo non solo odia la giustizia sociale, ma cerca di rendere la xenofobia la normalità nel nostro continente. Mira a tornare alla realtà disumana degli anni '30 e '40. La risposta europea è no", ha ribadito il presidente. Gli ucraini stanno difendendo gli ideali europei "sul campo di battaglia, insieme a voi. Non possiamo farci soverchiare da questa forza anti-europea. La nostra vittoria garantirà la vittoria dei nostri valori. È un imperativo. Lo dobbiamo ai nostri figli, ai nostri nipoti".
"Il vostro applauso non è per me, ma a tutti i villaggi, i paesi e le città che ci hanno sostenuto in questa battaglia. Grazie per aver accolto i nostri profughi, grazie a chi è sceso in piazza, a chi non ha ceduto alla disinformazione russa. Grazie a chi fornisce armi, carburanti e attrezzature per sostenerci. Avete dato prova di decisioni coraggiose, avete rafforzato l'ambizione europea di essere la casa della giustizia e della libertà. Dal primo giorno dell'invasione, tutta l'Europa ha mostrato la sua determinazione. Questo ci ha motivato", ha concluso Zelensky. Al termine del suo intervento è stato suonato l'inno ucraino, seguito dall'inno dell'Unione europea
L'intervento di Zelensky è arrivato dopo l'incontro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, che si è tenuto ieri sera a Parigi. La presidente italiana Giorgia Meloni non è stata invitata al vertice a tre, cosa che ha causato l'irritazione del governo, ma oggi avrà un incontro bilaterale con Zelensky.
"La nostra risposta deve essere proporzionale alle minacce, e qui la minaccia è esistenziale", ha afferamto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, prima del discorso. "Mi auguro che il processo di adesione all'Unione europea sia veloce. Gli Stati dovranno valutare i loro prossimi passi, fornire missili a lunga gittata e jet da combattimento. Lei non deve convincere nessuno di quanto sia indispensabile supportare l'Ucraina".