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Lotteria degli scontrini

Lotteria degli scontrini, Salvini e Meloni invitano al boicotaggio

Matteo Salvini e Giorgia Meloni invitano a boicottare la lotteria degli scontrini. Il leader del Carroccio attacca: “Non solo chiusi in casa, vogliono anche controllare quello che compriamo. Alla lotteria degli scontrini io non mi registro”. Anche per la leader di Fratelli d’Italia ci sarebbe un rischio per la privacy dei cittadini.
A cura di Annalisa Cangemi
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Da ieri, 1 dicembre, sul Portale dedicato è possibile richiedere il codice che serve per partecipare alle estrazioni della lotteria degli scontrini. La lotteria è parte della strategia del governo per combattere l'evasione fiscale. Nella sezione dedicata del Portale, inserendo il codice fiscale, si può visualizzare il codice lotteria, rappresentato in formato alfanumerico di 8 caratteri e codice a barre, stamparlo e salvarlo sul dispositivo mobile, per mostrarlo all'esercente al momento dell’acquisto. Il codice lotteria viene generato a seguito della verifica dell'esistenza e validità del codice fiscale, della maggiore età e dell'esistenza in vita

 "Ci sono state quasi 1 milione di richieste di registrazioni nelle ultime 36 ore", ha detto il direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli Marcello Minenna, nel corso di un'audizione in Commissione Finanze alla Camera sulle tematiche relative all'operatività dell'Agenzia.

Da ieri però il leader della Lega Matteo Salvini e la segretaria di Fratelli D'Italia Giorgia Meloni, chiedono di boicottare la lotteria, che mette in palio premi fino a 5 milioni di euro per i clienti e 1 milione per gli esercenti. "Non solo chiusi in casa, vogliono anche controllare quello che compriamo. Alla lotteria degli scontrini io non mi registro", ha twittato il segretario del Carroccio. Ma la proposta di organizzare una lotteria degli scontrini era arrivata nell'ottobre del 2011 dal leghista Massimo Bitonci. L'idea era proprio quella di una lotteria nazionale, su base regionale, sfruttando gli scontrini fiscali rilasciati dall'esercizio commerciale. L'eventuale vincita sarebbe stata suddivisa tra chi avrebbe emesso lo scontrino e il cliente. Un meccanismo del tutto simile a quello della lotteria che partirà dal 1 gennaio.

Per Giorgia Meloni registrarsi sul portale della lotteria significa far sapere "a Conte, Casalino, Di Maio, Gualtieri, l’Agenzia delle Entrate e lo Stato tutto quali sono le tue abitudini, cosa ti piace, cosa compri e da chi e a che ora". Eppure la procedura è stata valutata e approvata dall’Autorità garante della privacy nei mesi scorsi, con l'assicurazione che il codice lotteria "consente di rendere le informazioni raccolte non riconducibili al singolo individuo senza informazioni aggiuntive e permette al consumatore di non fornire all’esercente il codice fiscale, da cui sono ricavabili anche informazioni su sesso, data e luogo di nascita, non necessarie per partecipare al concorso". Il Garante ha poi aggiunto che "i dati potranno essere utilizzati solo ai fini della lotteria".

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