Lorenzo Fontana, chi è il leghista ultracattolico eletto presidente della Camera
Lorenzo Fontana è stato eletto presidente della Camera. Dopo diverse trattative interne al centrodestra, si è convenuto sul vicesegretario federale della Lega per la presidenza di Montecitorio. Già deputato, europarlamentare e ministro, vediamo chi è Fontana, che ora ricopre la terza carica dello Stato.
Chi è Lorenzo Fontana, nuovo Presidente della Camera
"Il Senato a La Russa la Camera alla Russia". È la battuta, a dire il vero non particolarmente brillante che circola in queste ore. Ma un nocciolo di verità c'è: è difficile trovare un esponente del Carroccio che è stato così smaccatamente filo Putin come Lorenzo Fontana, già ministro della Famiglia del Conte I oggi candidato alla presidenza della Camera. E in effetti sicuramente del discorso del presidente russo che annunciava la mobilitazione parziale per la guerra in Ucraina, Fontana avrà prezzato gli strali lanciati contro il decadimento dell'Occidente, il globalismo, l'ideologia gender e certe idee sataniche come scrivere "genitore 1" e "genitore 2" su un documento.
Nel 2018 Fontana già ricoprì l'incarico di vicepresidente per qualche mese prima di essere promosso ministro, per poi tornare nei ranghi di parlamentare semplice con la fine dell'esperienza giallo-verde. La sua carriera politica inizia nella sua città, Verona, dove nel 2002 si iscrive alla Liga Veneta. Passa in consiglio comunale e comincia la sua carriera nel partito. Poi il grande salto nel 2009 verso l'Europarlamento per due consiliature, e l'ascesa ai vertici della Lega quando Matteo Salvini diventa segretario.
Del Carroccio Fontana rappresenta l'anima clericale e tradizionalista, tanto da essere stato sposato da un prete lefebvriano. Ultra cattolico, anti abortista, non a caso viene dalla città che è stato un laboratorio per più di vent'anni dei rapporti tra estrema destra, cattolicesimo integralista e Lega. Il coronamento di una militanza politica che avviene nel maggio del 2019 quando, da ministro, interviene al Congresso mondiale delle Famiglie che si tiene ovviamente a Verona, patrocinando nonostante le polemiche l'iniziativa del network internazionale che coagula associazioni anti abortiste, in difesa della famiglia tradizionale e contro i diritti dei cittadini Lgbtq+.
Le posizioni ultracattoliche, antiabortiste e complottiste
Si potrebbe fare un lungo elenco delle dichiarazioni controverse di Fontana, come quando al congresso federale della Lega disse: “Matrimonio solo tra una mamma e un papà, le altre schifezze non le voglio sentire". O delle foto imbarazzanti, come lo scatto che lo ritrae fianco a fianco agli ultras di Forza Nuova della Hellas Verona (quelli che "siamo una squadra fantastica, una squadra a forma di svastica"). O quando il giorno dopo il voto sulla Brexit esultò per "una giornata storica" con la speranza che "possa tramutare l'attuale incubo dell'Unione Europea in un sogno per tutti i cittadini d'Europa".
Ma per andare a capire davvero cosa pensa Lorenzo Fontana basta sfogliare il libro dato alle stampe nel 2018, scritto insieme all'ex numero uno dello Ior il banchiere ultraliberista Ettore Gotti Tedeschi, con la prefazione di Matteo Salvini. Il volume parla della denatalità in Europa e in Italia, e si esprime contro "le unioni creative" ed è un violentissimo attacco al diritto all'aborto. Non mancano poi i toni complottisti, quando Gotti Tedeschi e Fontana indicano nel "nuovo ordine mondiale", con il perno nell'Onu e in altri centri di potere ovviamente occulti, il responsabile della diffusione di "una nuova religione atea apertamente contro la vita".