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Lorenzin incontrerà i genitori di Sofia: “Capisco le famiglie ma io rappresento lo Stato”

Il ministro della Salute contestata a Prato sulla questione Stamina. Lei replica: “Non strumentalizzare le famiglie e il loro dolore”.
A cura di Redazione
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Nella tarda mattinata di oggi il ministro della Salute Beatrice Lorenzin era attesa da un incontro elettorale del Nuovo Centrodestra in un albergo di Prato. Un'occasione scelta anche da un gruppo di genitori e sostenitori del movimento pro Stamina per contestare pubblicamente le scelte del ministero sul tema del trattamento con le cellule staminali. Tra loro anche i genitori della piccola Sofia, la bambina divenuta quasi "simbolo" del movimento che chiede l'applicazione del metodo Stamina ad altri malati interessati da malattie neurodegenerative. Dopo una iniziale contestazione, i genitori della piccola hanno chiesto al ministro un incontro e la Lorenzin ha comunicato l'intenzione di volerli incontrare in forma privata.

Parlando con i giornalisti il ministro ha poi usato parole nettissime: "Il mio pensiero è quello di non strumentalizzare le famiglie e il loro dolore. Capisco benissimo che famiglie che non hanno nessuna speranza di cura vogliamo qualsiasi cosa, questo è umanamente molto comprensibile, ma io rappresento lo Stato italiano, uno stato che ha il primato per la ricerca scientifica e l'assistenza sanitaria che io devo difendere". Nello specifico però Lorenzin ha spiegato di non considerare giuste le riserve dei genitori della piccola sulla questione della continuità terapeutica: "Noi stiamo applicando la legge, non ci sono abusi".

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