L’Onu boccia la legalizzazione della cannabis ma promuove la depenalizzazione del consumo
No alla legalizzazione, sì alla depenalizzazione. L'Onu boccia la cannabis, con un lungo report dell'International Narcotics Control Board delle Nazioni Unite. Nel testo – riportato da Quotidiano Sanità – viene escluso che la legalizzazione delle droghe leggere possa comportare dei benefici per la società. In tutti i Paesi dove "la cannabis è stata legalizzata i dati mostrano che i problemi di salute legati alla cannabis sono aumentati". Insomma, secondo l'Onu la legalizzazione ha un impatto importante sulla salute. Soprattutto su quella dei giovani, che per via della pubblicità dei prodotti dell'industria della cannabis "riducono la percezione del rischio". Si legge ancora: "Negli Stati Uniti, è stato dimostrato che adolescenti e giovani adulti consumano molta più cannabis negli Stati federali in cui è stata legalizzata rispetto ad altri stati in cui l'uso ricreativo rimane illegale".
In sostanza la legalizzazione aumenta il consumo, e fin qui nulla di strano. Il problema è la "banalizzazione" dell'assunzione di cannabis, secondo l'Onu: "Questo è un motivo di grande preoccupazione". In generale l'impatto sulla salute va considerato, visto che in vent'anni i ricoveri correlati alla dipendenza sono aumentati di otto volte. Tutto ciò è amplificato se si guarda la popolazione più giovane. C'è anche da valutare l'aumento degli incidenti stradali mortali sotto l'effetto della cannabis, che in Colorado sono raddoppiati in dieci anni.
La critica, poi, si allarga anche ai motivi della legalizzazione della cannabis. Il primo citato da i governi che hanno optato per questa scelta riguarda la riduzione delle attività criminali connesse allo spaccio e al traffico di droghe leggere. Ma i dati in possesso dell'Onu dimostrano che il traffico illegale continua anche nei Paesi che hanno legalizzato la cannabis, in percentuali molto elevate.
Su un punto, però, l'Onu non ha dubbi: bisogna continuare con il percorso di depenalizzazione dei reati connessi alla cannabis. Servono percorsi alternativi, rimuovendo del tutto le sanzioni penali rispetto al consumo di cannabis.