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Lockdown per i non vaccinati, per Locatelli è impossibile in Italia introdurre il modello Austria

Per il coordinatore del Comitato tecnico scientifico è impossibile introdurre anche in Italia il modello austriaco, che prevede un lockdown light e selettivo, limitato ai non vaccinati, perché non sarebbe una soluzione praticabile “sia in termini concreti operativi sia per quanto riguarda la compatibilità con i diritti costituzionali”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Da oggi, lunedì 8 novembre, scatta in Austria il lockdown selettivo per i non vaccinati, per cercare di arginare la quarta ondata di Covid, che sta esplodendo in Europa. Si tratta in realtà di una serie di restrizioni che si applicheranno solo a chi non è ancora immunizzato. In molti luoghi della socialità non sarà consentito entrare a chi non è protetto dal Covid-19: stiamo parlando di ristoranti, centri della cura della persona, locali, hotel, eventi culturali, palestre, cinema, tutti luoghi interdetti in assenza di vaccino. Se una misura del genere venisse introdotta anche in Italia potrebbe limitare secondo alcuni scienziati il rischio di far scattarela zona gialla in molte Regioni, visto che, nonostante la campagna vaccinale stia andando avanti, Rt e incidenza sono in aumento in molte aree del Paese.

Ma in Italia la proposta di rilasciare il green pass solo ai vaccinati, come ha suggerito ieri anche il consulente del ministro Speranza Walter Ricciardi, secondo il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico e presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli non è una strada praticabile: "Sia in termini concreti operativi sia per quanto riguarda la compatibilità con i diritti costituzionali penso sia alquanto problematica quindi non credo sia una soluzione proponibile nel nostro Paese. Quegli elementi non rendono la misura considerabile".

Della possibilità di applicare anche in Italia il ‘modello Austria' aveva parlato giorni fa anche Guido Rasi, ex direttore dell'Ema e consulente del commissario all'emergenza Figliuolo: "L'esperienza dell'Austria va valutata e anche imitata se la situazione dovesse peggiorare", aveva detto in un'intervista al Giornale.

Dello stesso avviso anche Fabrizio Pregliasco, che in un'intervista a Fanpage.it ha detto: "A me non dispiacerebbe l'obbligo vaccinale, anche se una nuova soluzione potrebbe essere il green pass rinforzato, ovvero destinato ai soli vaccinati escludendo chi si fa il tampone. Questo perché in questa prima fase era corretto concedere ai cittadini di verificare l'eventuale positività attraverso un test, ma il green pass a soli vaccinati sarebbe il compromesso che ci accompagnerebbe a una nuova normalità".

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