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Lockdown di Natale, da domani tutta Italia in zona rossa: cosa succede a chi infrange i divieti

Da domani, giovedì 24 dicembre, tutta l’Italia sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi. Cambiano, quindi, le regole riguardanti spostamenti, visite a parenti e amici, negozi, bar e ristoranti. Andiamo a vedere quali sono le misure e i divieti da rispettare e quali sono le sanzioni che si applicano in caso di violazione delle regole imposte dal decreto Natale.
A cura di Stefano Rizzuti
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Tutta l’Italia cambia colore. Da domani per l’intero territorio nazionale varranno le regole previste per la zona rossa, con restrizioni più stringenti in vista del Natale. E con il cambio di colore cambiano anche le regole da rispettare per gli italiani. Nei giorni festivi e prefestivi – quindi 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio – tutta l’Italia sarà zona rossa. Il che vuol dire che non ci si potrà spostare se non per motivi di lavoro, necessità e salute e sempre giustificandoli con l’autocertificazione. Il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio verranno applicate su tutto il territorio nazionale le regole della zona arancione: saranno consentiti gli spostamenti all’interno del proprio comune e quelli per i cittadini che vivono in comuni con meno di 5mila abitanti (ma non oltre un raggio di 30 chilometri).

Sia nei giorni festivi che in quelli feriali fino al 6 gennaio sarà possibile effettuare uno spostamento verso un’altra abitazione, purché si trovi all’interno della stessa Regione. Questo vuol dire che si può andare a trovare parenti e amici ma con delle limitazioni: ogni persona potrà spostarsi una sola volta al giorno, tra le 5 e le 22 (a quell’ora scatta il coprifuoco) e comunque al massimo per due persone, a cui si possono aggiungere minori di 14 anni, disabili e persone non autosufficienti. Anche in zona rossa sono consentiti gli spostamenti per raggiungere i luoghi di culto e prendere parte alle funzioni religiose.

Italia zona rossa a Natale, le regole su spostamenti e visite

Dal 24 dicembre saranno sempre consentiti gli spostamenti per il ritorno alla residenza, al domicilio e all’abitazione, così come quelli per motivi di lavoro, salute e necessità. Durante festivi e prefestivi ci si potrà spostare una sola volta al giorno per andare a trovare amici e parenti, anche in altri comuni, purché si trovino nella stessa Regione. In ogni abitazione potranno andare al massimo due persone. Consentiti anche gli spostamenti verso le seconde case che si trovano nella stessa Regione (non al di fuori di essa).

Da domani, con l’Italia in zona rossa, saranno chiusi bar, ristoranti e tutte le attività di ristorazione: consentito solamente l’asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio senza limiti orari. Chiusi i negozi, mentre restano aperti supermercati, edicole, farmacie e tabaccai. Chiusi anche i centri commerciali e i mercati. Consentito anche lo svolgimento delle funzioni religiose. Per ogni spostamento sarà necessario avere con sé l’autocertificazione. Sono autorizzate anche le passeggiate nei pressi della propria abitazione, l’attività motoria in forma individuale (sempre vicino casa) e l’uso della bicicletta. Dal 28 dicembre, ma solo fino al 30, torneranno le regole della zona arancione, con negozi aperti e bar e ristoranti chiusi.

Più controlli per strada: le multe per chi infrange le regole

Una circolare del Viminale ai prefetti ha raccomandato una “puntuale attenzione nell’assicurare la predisposizione di efficaci servizi volti a garantire la corretta osservanza delle misure”. Questi controlli, secondo il ministero dell’Interno, devono interessare “in particolare le arterie di traffico e in ambito cittadino, al fine di prevenire possibili violazioni alle restrizioni alla mobilità o situazioni di assembramento e di mancato rispetto del distanziamento interpersonale”.

Le sanzioni applicate in caso di violazione di queste regole, come ricordato nel decreto Natale, sono quelle già previste negli scorsi per l’emergenza Coronavirus. Chi infrange le norme su spostamenti e limitazioni va incontro a una multa da 400 a 3.000 euro. Inoltre, se il mancato rispetto di queste misure “avviene mediante l’utilizzo di un veicolo”, le sanzioni vengono “aumentate fino a un terzo”.

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