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L’obbligo di mascherine al chiuso prorogato fino al 15 giugno per trasporti, cinema e ospedali

L’obbligo di indossare la mascherina nei mezzi di trasporto, nei cinema e teatri, palazzetti sportivi, nelle Rsa e negli ospedali è stato prorogato fino al prossimo 15 giugno: lo ha deciso il governo.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governo ha prorogato l'obbligo di indossare la mascherina nei mezzi di trasporto, nei cinema e teatri, palazzetti sportivi, nelle Rsa e negli ospedali fino al prossimo 15 giugno. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a pochi giorni dalla scadenza delle misure prevista inizialmente per il 30 aprile. Speranza ha comunicato che entro oggi firmerà l'ordinanza per la proroga.

"Alla Camera è stato appena approvato un emendamento in Commissione che prevede la proroga in alcuni ambiti dell'uso delle mascherine al chiuso: nei trasporti a lunga percorrenza e locale, gli ospedali e presidi sanitari, le Rsa, tutti gli eventi in cinema e teatri e i palazzetti dello sport. Raccomandiamo la mascherina in tutte le situazioni con rischi di contagi fino al 15 giugno. Oggi firmerò un'ordinanza che farà da ponte nel tempo necessario alla conversione del decreto", ha spiegato il ministro.

Sull'obbligo di indossare la mascherina nei luoghi al chiuso la discussione all'interno del governo andava avanti ormai da settimane. "Oggi sicuramente ci sarà una rimodulazione delle mascherine al chiuso, che prima o poi abbandoneremo. Mantenere qualche settimana in più l'utilizzo delle mascherine al chiuso in qualche circostanza credo non nuoccia a nessuno e sicuramente può aiutare altri che per scelta, paura a altro non hanno voluto vaccinarsi": ha commentato questa mattina il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri a 9Colonne. La mascherina al chiuso, però, verrà abbandonata in diversi luoghi. L'altro sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ospite qualche ora fa di Mattino 5, ha ad esempio definito ragionevole dire addio al dispositivo nei luoghi di lavoro: "Sui luoghi di lavoro, nel pubblico o nel privato senza distinzioni, credo si possa andare verso una raccomandazione, e quindi non più l'obbligo, di mascherina. Credo ci siano le condizioni per farlo e dobbiamo dare un segnale di fiducia agli italiani che per due anni hanno rispettato regole e si sono vaccinati".

Non tutti sono sulla stessa linea, e c'è anche chi lancia l'allarme nel mondo medico e scientifico. "Con il 1° maggio alle porte i dati dimostrano che la circolazione del virus, già molto elevata, è addirittura in aumento rispetto alla scorsa settimana. La media dei nuovi casi giornalieri è risalita a quasi 62 mila, il tasso di positività dei tamponi molecolari ha superato il 18% e il numero di positivi, ampiamente sottostimato, supera quota 1,23 milioni. Con questi numeri, se è ragionevole mandare in soffitta il Green pass che ha ormai esaurito definitivamente il ruolo di ‘spinta gentile' alla vaccinazione, sarebbe una follia abolire l'obbligo di mascherina nei locali al chiuso, in particolare se affollati e/o scarsamente areati, e sui mezzi pubblici", aveva scritto invece Nino Cartabellotta nel monitoraggio settimanale della fondazione Gimbe.

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